Palermo, arresto boss Vitale, investigatori: “Capo spregiudicato e temuto”

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Le indagini successive alla sua estradizione hanno confermato il ruolo di Messicati Vitale, fermato oggi dai carabinieri del Nucleo investigativo di Palermo, quale capo famiglia di Villabate e responsabile di un tentativo di estorsione in danno di un commerciante di carni della zona. In un pizzino fattogli recapitare da Salvatore Girgenti, gioielliere di Bagheria e creditore di altri affiliati, l’uomo gli chiede un’intercessione per ottenere la restituzione del denaro. Un ulteriore elemento che secondo gli investigatori conferma il suo spessore criminale. Ma la storia mafiosa di Messicati affonda le proprie radici molto più lontano. “Già con le indagini Sisma, Argo e Reset, con cui sono stati disarticolati i mandamenti mafiosi di Misilmeri -Belmonte Mezzagno e Bagheria – spiegano gli investigatori – era stato evidenziato il suo ruolo di vertice tanto temibile quanto spregiudicato”.

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