E’ morto Salvatore Trimarchi: scrisse e cantò per il suo Messina, lasciando una grande eredità musicale

StrettoWeb

Si è spento all’età di 67 anni lo storico cantautore siciliano Salvatore Trimarchi. Nato a Monforte San Giorgio nel 1947, ha vissuto a Venetico, sempre in provincia di Messina. Tra le tante canzoni da lui composte moltissimi ricorderanno una delle più famose “Vola”, con la quale omaggia la squadra del Messina, “In fondo al Viale”, “Jo Spirito Libero”.

All’età di 18 anni, fondò a Messina “Gli AntiSociali” e due anni dopo, lasciò la Sicilia per trasferirsi a Roma, alla ricerca di un ingaggio discografico. Presto la DET lo mette sotto contratto e nel 1967 viene inciso, con la voce di Yumi Kaoru, il suo primo brano: “Su ragazzo”, presentato al Festival di Venezia. In questo periodo collabora, tra gli altri, con i cantautori Luciano Rossi, Gianni Davoli, Alberto Anelli, Salvatore Ruisi, Herbert Pagani, … Sue: “Suona” – “Leggiadra” – “Mi piace vederti soffrire”, interpretate da Gianni Davoli; “Cosa sarà di me”, cantata da Aline; “Ehi, maestro!”, incisa con la voce di Salvatore Ruisi, anche coautore; “Cara libertà”, incisa da Olga Karlatos e poi in inglese da Carole Forbes; sua anche “In fondo al viale”, scritta e lanciata nel ’69 dai messinesi Gens, grande successo discografico dell’epoca. Incide poi per la C.G.D. di Milano, dove si trasferisce l’anno dopo, un 45 giri: “Due rose per Virginia”/ “E’ solo una scusa”. Stipula un contratto, come autore, con la PHILIPS, e poi con l’ALFIERE-ESEDRA, sotto la direzione artistica di Gianni Bortolli. Scrive il testo per il brano dei Jumbo “Sta accadendo qualcosa dentro me”, che viene premiato alla seconda edizione del festival “Avanguardia e nuove tendenze”. Italico, a Roma.

Compone poi per Orietta Berti “Noi due insieme” (che arriva quarta a “Canzonissima” ’73) e per Gianni Davoli, con Guido Ferilli, “Padre Tommy”. Torna in Sicilia d’estate, dove si esibisce con successo in tutto il Meridione affiancato anche dall’amico Nino Frassica, allora agli esordi. Va sotto contratto, come cantautore, per la RICORDI e incide “Siciliano” / “Vai”, un 45 giri arrangiato dal maestro Ninni Carucci. Alla A metà degli anni ’70 decide di abbandonare l’ambiente discografico e di tornare a vivere in Sicilia, ma non smette di comporre, di esibirsi e di lavorare per le emittenti locali. Arriva in finale a Catania, al “Festival della Nuova Canzone Siciliana”, con la canzone di denuncia, nel suo dialetto, “E vui vi nni futtiti”, che ottiene il plauso del presentatore della manifestazione, Pippo Baudo e che, più tardi, entusiasmerà anche Tano Grasso.
Nel 1998 gli fu consegnato il “Trofeo 501”, alla carriera, presso il Lido degli Aranci di Vibo Valentia, insieme al gioielliere Gerardo Sacco.

Per anni si è occupato di musicoterapia per persone più svantaggiate, non è un caso, quindi, che nel maggio del 2001 si esibì dal vivo allo Stadio Flaminio di Roma sostenendo, anche con la sua musica, diverse associazioni benefiche.

Da sempre appassionato di calcio, nel 2002, come avevamo anticipato, ha omaggiato la squadra di Messina, di cui è tifoso, con un tributo d’autore, “Vola”, che presenta alla kermesse di solidarietà “Telethon” nella sua tappa nella città peloritana. Da allora la canzone è trasmessa dopo ogni partita in casa del Messina che termini con una vittoria o un pareggio per la squadra.

Circa 90 le sue produzioni in note in cui la qualità è sempre rimasta altissima e forse ha raggiunto il suo culmine proprio negli ultimi anni. Con rabbia e con amore contiene brani mai pubblicati, tutti a firma di Trimarchi e una preziosissima chicca: la mitica In fondo al viale, grande successo discografico del ‘69 scritta per i Gens, qui in una versione rinnovata. Il disco vanta, inoltre, la collaborazione di numerosi musicisti di assoluto valore, alcuni tra i più affermati del panorama messinese.

Ciao Salvatore!

 

 

 

Condividi