Le sfide valoriali di Slow Food Calabria conquistano il Salone del Gusto [FOTO]

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Il pane è poesia, soprattutto se a declinarne storia e racconti è la voce delicata e potente allo stesso tempo di Daniel Cundari, scrittore e poeta che ieri con la sua performance romantica ha introdotto la degustazione del pane di Cuti. Ritornare alla storia e dare economia ai territori è il filo conduttore che ha legato gli eventi della seconda giornata di Profondo Food lo spazio espositivo che Slow Food Calabria, presieduta da Nicola Fiorita, anima in stretta sinergia con la Regione Calabria – Assessorato all’Agricoltura e Internazionalizzazione ed Unioncamere. La storia di Cleto e l’affinamento di nove produttori calabresi del formaggio con le loro delizie che profumano di storia e passione per un’arte antica che oggi trova vie nuove nella esperienza dell’interramento delle forme nelle grotte del castello nel borgo antico calabrese. Una sperimentazione che ha permesso di accendere i riflettori anche sulla tematica della riscoperta e valorizzazione dei borghi antichi. Territorio, storie, emozioni, lavoro e legalità si fondono insieme nella piazza calabrese nel Padiglione 3 dove la Calabria si racconta e affascina, delizia ed incanta il pubblico del Salone del Gusto e Terra Madre nell?edizione numero dieci dedicata all’agricoltura familiare.

Profondo Food è diventato in soli due giorni spazio di incontro, confronto, dibattito e socialità, ma anche cultura che insieme all’agroalimentare sono «le due luci nell’economia calabrese» afferma l’assessore alla Cultura della Regione Calabria, Mario Caligiuri, giunto nella piazza di Profondo Food nel Lingotto Fiere di Torino nel corso dell’evento di Peppe Voltarelli ‘Il Caciocavallo di Bronzo’ a cui è seguita una degustazione del presidio slow food calabrese del Caciovallo di Ciminà. C’è intelligenza ed energia ma anche molta voglia di fare e fare bene tra i produttori calabresi presenti nella spedizione del Salone del Gusto che raccontano tutto il buono di una terra che partendo da tradizioni antiche ha dato vita a nuove energie produttive con giovani produttori che ereditano storie antiche e nuove di gente vogliosa di ripartire dalla terra per raccontare il volto nuovo di una terra che insieme a tutto il sud «vuole essere protagonista nel presente» ha dichiarato Nicola Fiorita, presidente di Slow food Calabria. Umanizzare le produzioni e recitarne una sostenibilità quotidiana che possa far esprimere l’uomo al meglio di quello che è dice quanta passione e formazione ci sia nella nuova vitalità dei territori che si presentano nei diversi incontri e degustazioni pensate nei cinque giorni del Salone del Gusto. Anche il Direttore generale dell’Assessorato all’agricoltura, Giuseppe Zimbalatti, ha salutato stamane la spedizione calabrese a Torino affermando che i dati sull’agricoltura sempre in crescita in questo tempo di crisi non possono che rendere soddisfatti gli attori istituzionali della regione che vogliono continuare a sostenere questo fermento produttivo con le azioni a sostegno della nuova programmazione che guardano alla competitività, allo sviluppo omogeneo dei territori e soprattutto all’ecosostenibilità in linea con il buono pulito e giusto di Slow Food.

Oltre mille nuovi insediamenti agricoli nella programmazione 2007 – 2013 ed un trand in evoluzione per i prossimi anni sono il segnale che l’agroalimentare è «una scelta» consapevole di coloro che decidono di ripartire dalla terra. «Sono indicatori economici a dirci che il settore è in fermento» ha dichiarato e sul «solco della tradizione i nostri giovani non posso che migliorare la qualità delle nostre eccellenze». La mattinata di oggi, poi, ha visto protagonisti i giovani studenti degli istituti alberghieri della Toscana vivere il momento della colazione in Calabria in compagnia dei succhi alle clementine di BioSmurra di Cristiana Smurra di Rossano, prima dello show cooking affidato allo chef Nino Rossi di Villar Rossi a Santa Cristina d’Aspromonte. Eticità dei prodotti e legalità sono stati il filo conduttore dell’incontro a più voci che ha visto protagonisti Peppe Orefice, presidente di Slow Food Campania, Carmelo Maiorca, di Slow Food Sicilia, Marcelo Longo di Slow Food Puglia e Antonello Rispoli di Slow Food Lamezia. Insieme al coordinamento di Nicola Fiorita, presidente di Slow Food Calabria tutto il sud ha raccontato la voglia di riscatto e di attenzione sui temi della terra e della legalità offrendo anche storie positive come quelle della cooperativa Futura che con malati di mente coltiva kiwi nel sud della Calabria, il vino de La Casa di Nilla, struttura che ospita minori vittime di abusi sessuali, e l’olio e le marmellate del Consorzio Terre del Sole.

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