Lampedusa, un anno fa la tragedia dei migranti con 368 morti

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images Un anno dopo, l’emozione di un abbraccio nel ricordo di una tragedia. Trecentosessantotto persone hanno perso la vita davanti alle coste di Lampedusa. E l’isola si mostra ancora una volta pronta ad accogliere, per non dimenticare.

“Sono molto emozionato, non vedo l’ora di riabbracciare Teame. Che gioia immensa”. A parlare è Bartolomeo Maggiore, un impiegato isolano pronto a riaccogliere Teame, profugo eritreo di 24 anni tra i sopravvissuti del naufragio che l’anno scorso costò la vita a 368 persone.

Dal giorno della tragedia, Maggiore ha accolto in famiglia Teame per 4 mesi. “Dopo è partito per la Norvegia – racconta visibilmente emozionato – ma siamo sempre rimasti in contatto. E oggi torna per il primo anniversario della strage. Provo una grande emozione. Lì in Norvegia ha trovato una buona sistemazione, frequenta la scuola e ha un alloggio statale. Ha già tutti i documenti”.

Maggiore ricorda quasi con le lacrime agli occhi i momenti successivi al naufragio. “Quante lacrime – dice – quei ragazzi soffrivano moltissimo per quello che avevano vissuto e per i compagni di viaggio che avevano visto annegare sotto i loro occhi. Erano lacerati, soprattutto i più giovani”. Maggiore aveva preso in affidamento un altro ragazzo, Alex, eritreo anche lui: “Ma non è potuto venire perché sta in Olanda e quel Paese ancora non gli ha dato i documenti”.

All’aeroporto di Lampedusa sono arrivati in 43, tra superstiti e familiari delle vittime del naufragio; assieme ai lampedusani, ad accoglierli il sindaco Giusi Nicolini. I migranti incontreranno venerdì Martin Schulz e il presidente della Camera Laura Boldrini.

Nell’isola venerdì sarà la giornata della memoria. Nell’ambito di ‘Sabir’, Festival diffuso delle culture mediterranee e promosso da Arci, ‘Comitato 3 ottobre’ e comune di Lampedusa, con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei ministri e della Rai, si terrà una tavola rotonda dal titolo ‘Lampedusa, Europa. Aprire canali umanitari per evitare nuove stragi’.

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