Incidente automobilistico che causò nel 2012 la morte Gessica Campanino di Terme Vigliatore. Assolto Giuseppe Graziano

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575849_575189485854847_162017856_nIl giudice del Tribunale di Patti, Ines Rigoli, nel processo celebrato con il rito abbreviato, ha assolto “con formula piena”, Giuseppe Graziano, originario di Brolo. L’uomo, in merito all’incidente nel quale, la notte fra il 18 e il 19 febbraio 2012, perse la vita, in località Testa di Monaco a Capo d’Orlando, la ventitreenne Gessica Stefania Campanino (nella foto), di Terme Vigliatore, era accusato di omicidio colposo e lesioni colpose. Nell’auto con la Campanino, viaggiava anche un’amica, Melania Cristina Salamone, che riportò la frattura degli arti inferiori e di cinque costole. Cinque anni e mezzo erano stati chiesti dal Pm Francesca Bonanzinga. In aula alla fine hanno retto le tesi difensive dei legali Antonio Muscarà e Decimo Lo Presti, grazie anche ad alcune perizie presentate, risultate determinanti ai fini dell’assoluzione. Nell’aprile scorso, sempre in merito all’incidente che causò la morte della giovane Campanino, avevano invece patteggiato la pena ad un anno di reclusione con la sospensione e senza le attenuanti generiche, Jessica Lazzaro, 23 anni, di Capo d’Orlando, difesa dall’avvocato Giacomo Portale, patteggiamento a dieci mesi con la pena sospesa, per Francesca Lazzaro, 27 anni, di Capo d’Orlando, sorella di Jessica e Calogero Barone, 30 anni, di Brolo, difesi dall’avvocato Antonino Muscarà. I tre erano accusati di autocalunnia e concorso in autocalunnia. La Lazzaro, infatti, in origine dichiarò di guidare lei l’auto al momento dell’impatto, dichiarazioni confermate anche da Barone e F. Lazzaro. Successivamente, attraverso le testimonianze raccolte dagli inquirenti, è emerso, invece, che alla guida vi era Giuseppe Graziano come confermarono i Carabinieri del Ris di Messina che svolsero, su incarico del pm Bonanzinga, ulteriori accertamenti. Le parti civili sono state rappresentate in aula dall’avv. Tommaso Calderone.

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