Incendio Raffineria di Milazzo, le richieste urgenti del Psi Messina arrivano a Roma

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milazzo03Il Partito Socialista Italiano della Provincia di Messina porta il caso della Raffineria Mediterranea di Milazzo direttamente a Roma, consegnando un documento dettagliato all’onorevole Oreste Pastorelli, componente della Commissione Ambiente della Camera e al senatore Riccardo Nencini, viceministro alle Infrastrutture e Trasporti nonché’ Segretario del Partito Socialista Italiano, che porteranno a loro volta il problema all’attenzione del Parlamento, del Governo e  del Presidente del Consiglio Matteo Renzi. Il testo, contenente una serie di richieste urgenti, è stato presentato dall’onorevole Pastorelli, sotto forma d’interrogazione al Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, e verrà sottoposto agli altri organi competenti in materia.

In seguito ad una riunione operativa del Psi della provincia di Messina,  alla quale hanno preso parte Maurizio Ballistreri – Segretario provinciale Psi,  Amedeo Gitto responsabile del Partito per la zona tirrenica e  Barbara la Rosa – Responsabile Nazionale Psi del Terzo Settore,  il gruppo ha predisposto un documento, nel quale si legge: il Psi si farà portavoce dei cittadini e delle associazioni del comprensorio per rivendicare interventi concreti in materia di sicurezza e prevenzione dei rischi ambientali a Milazzo e nella Valle del Mela, compresi i Comuni di Barcellona Pozzo di Gotto, Terme Vigliatore, e Castroreale, drammaticamente emersi con il recente gravissimo incidente alla Raffineria Mediterranea”.

Nel testo si leggono inoltre le richieste d’intervento alle autorità competenti:

  1. “Rilevazione dei livelli d’inquinamento ambientale, in seguito dell’incendio alla Raffineria e successivi controlli mensili dell’aria, del sottosuolo e del mare;
  2. avvio di indagini epidemiologiche e sanitarie indispensabili alla prevenzione e alla cura delle malattie già attestare dall’Organismo Mondiale della Sanità;
  3.  attuazione del decreto 4 settembre 2002 dell’Assessorato regionale siciliano al Territorio e all’Ambiente che definisce la Valle del Mela “Area ad alto rischio ambientale”, che  comprendeva tra l’altro l’istituzione di una Commissione Stato-Regione-Provincia-Enti Locali per la definizione di un Piano di risanamento ambientale e di rilancio economico del Comprensorio;
  4. sblocco da parte della Regione siciliana dei fondi europei per la riqualificazione della zona di Milazzo della Valle del Mela, compresi i Comuni limitrofi di Barcellona PG, Terme Vigliatore, e Castroreale;
  5.  verifica e controllo delle norme in materia di sicurezza sul lavoro presso la Raffineria  di Milazzo;
  6.  riesame Radicale delle Autorizzazioni Integrate Ambientali (AIA), evidentemente inadeguate, finora rilasciate agli stabilimenti della medesima azienda;
  7.  attuazione effettiva dei principi di tutela giuridica dell’ambiente dell’Unione Europea, fra i quali quello di Precauzione, Prevenzione e del “Chi inquina Paga”;
  8. riconversione Industriale degli impianti della Valle del Mela e della Raffineria di Milazzo;
  9. screening sanitario gratuito di massa per gli abitanti delle zone a rischio e compensazione economica per i gravi disagi sopportati dai cittadini del comprensorio, con abbattimento del costo dei carburanti, attraverso interventi fiscali”.
    Il Psi ritiene pertanto indispensabile porre fine al ricatto morale che scaturisce dalla scelta tra occupazione e salute. Si possono infatti unire sicurezza sul lavoro, livelli occupazionali, rispetto dell’ambiente e tutela della salute, utilizzando le tecnologie più avanzate e gli investimenti mirati derivanti dai fondi europei” – hanno concluso Maurizio Ballistreri, Barbara La Rosa ed Amedeo Gitto.
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