Il maestro Muti a Reggio: “questa terra è meravigliosa e piena di talenti”

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muti riccardoGli italiani hanno la cattiva abitudine di essere i maggiori denigratori di noi stessi. Se ho avuto delle difficolta’ durante la mia carriera, sono state create da persone del nostro Paese“. Il maestro Riccardo Muti, oggi a Reggio Calabria, non esita a ricordare “una cattiva abitudine tutta italiana” per invitare invece i giovani musicisti a “credere nella vostra forza e nelle vostre origini“. L’occasione gli e’ stata fornita dalla cerimonia per la consegna della laurea honoris causa in “Programmazione e gestione dei servizi sociali d’area mediterranea” assegnatagli dall’Universita’ per Stranieri Dante Alighieri di Reggio in occasione dell’inaugurazione dell’anno Accademico 2014-2015.

riccardo mutiMuti, incontrando i giornalisti al termine della cerimonia, ha tagliato corto sulla situazione dell’Opera di Roma: “con l’Opera di Roma non c’entro niente. Siamo qui per parlare della Calabria, terra meravigliosa e piena di talenti“.

L’assessore alla Cultura della Regione Calabria, Mario Caligiuri, nel suo intervento dichiara: “Proporro’ al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, di nominare senatore a vita il maestro Riccardo Muti“.  “Muti – ha detto Caligiurie’ un uomo del Sud davanti al quale la Calabria s’inchina per il suo prestigio artistico e per quanto ha fatto per i giovani musicisti della nostra regione“.

Nel suo intervento il rettore dell’Ateneo Salvatore Berlingò ha definito il maestro Mutilincanto della bellezza della musica, etimo in cui si condensano tutte le arti“. Un riconoscimento assegnato, per avere, tra l’altro, “valorizzato anche le esperienze piu’ neglette e periferiche” nate in Calabria. “Un’azione – ha detto ancora Berlingò – che motiva e ci corrobora negli obiettivi della nostra azione, comunicatore delle eccellenze artistiche, del made in Italy nel mondo“.

Dopo la laudario tenuta dai professori Carlo Gelosi ed Eduardo Lamberti Castronuovo, Muti ha esordito scherzando nel suo intervento. “Non ho nessuna lectio magistralis da fare – ha detto – anche perche’ non ho nulla da insegnare. Io sono un ‘ciuccio’ – ha aggiunto per rimarcare le sue origini meridionali. Qui accanto a me ci sono illustri accademici che sono molto piu’ bravi ed esperti di me. Ho molto rispetto della parola ‘maestro’, perche’ mi da’ la possibilita’ di non abbassare la testa davanti a nessuno. Ho molto rispetto per i maestri veri, che sono il maestro calzolaio, i maestri artigiani, che con il loro lavoro onorano il nostro Paese“.

coro millenote2Muti si poi e’ definito un uomo del Sud, cresciuto in una atmosfera severa. Quindi ha raccontato diversi aneddoti della sua lunga carriera: il suo incontro, nel 2000, con la regina Elisabetta II che ando’ a trovarlo fino al suo camerino e poi la sua chiamata alla Philarmonica di Vienna che qualche critico censuro’ scrivendo ‘che ci fa un napoletano alla Philarmonica di Vienna?’. Parlando della sua esperienza a Chicago, dove dirige la Simphony Orchestra, Muti ha detto che “i giornali americani mi definiscono un italiano del Sud“. Berlingo’, facendo riferimento all’antica formula medievale, ha quindi conferito al maestro Muti la laurea ad honorem dell’Universita’.
Alla manifestazione hanno partecipato i ragazzi del coro “Mille Note” diretti dal Maestro Roberto Caridi con un Middle Nightingale- Rundadinella.

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A conclusione della cerimonia, su invito dei direttori delle orchestre che si sono succeduti nelle varie esibizioni, il Maestro Muti ha preso la bacchetta dirigendo  i piccoli cantori del Coro “Mille Note“, i cantori della Corale “Tau” di Taurianova, la Fanfara del XII Battaglione Carabinieri “Sicilia” e i giovani musicisti della formazione bandistica provinciale nell’esecuzione dell’Inno di Mameli. Grande emozione per i ragazzi che alla fine della manifestazione hanno visto come loro Maestro il grande Riccardo Muti.
In mattinata Muti aveva visitato, a Palmi, il mausoleo in onore di Francesco Cilea, deponendo un mazzo di fiori alla memoria del grande compositore calabrese.

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