Venetico (ME), non più un piano di riequilibrio decennale: il comune adotterà misure correttive secondo un decreto più recente

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Il 10 giugno 2014 il Consiglio Comunale di Venetico approvava l’attuazione di un piano decennale per il riequilibrio finanziario dell’ente. Lo avevamo spiegato in questo articolo: Venetico (Me), sì al piano di riequilibrio finanziario per allontanare lo spettro del dissesto

Nell’ultimo consiglio, tenutosi l’8 settembre, uno dei punti all’ordine del giorno è stata proprio la revoca di tale deliberazione. Dopo diverse richieste di chiarimento, il dottor Domenico Giusto, assessore al Bilancio, commenta così la proposta: “Nel luglio 2013 stavamo facendo il piano di riequilibrio. Senonché, leggendo il decreto legge 66, questo ci consentiva un ulteriore anticipo straordinario (cassa depositi e prestiti) e avendo avuto anche contezza del consuntivo 2013, ci siamo resi conto che questo decreto legge era più favorevole per l’ente ma soprattutto per i cittadini, i quali non verranno vessati per 10 anni dall’aumento delle tasse, ma per un triennio, (2014-2015-2016). Dal 2017 in poi le aliquote, che attualmente sono al massimo, si possono anche un tantino rivedere, anche se, in particolare, la TASI è una tassa che grava sui cittadini, ma non costituisce un maggiore introito per l’ente. A questo punto io chiedo anche ai consiglieri di opposizione una presa di coscienza, perché è l’unica cosa che ci rimane da fare”.

Dopo il disaccordo sull’urgenza del Riconoscimento del debito fuori Bilancio, preliminare alle altre decisioni, ma non condiviso dalla minoranza, la scelta di revocare la delibera relativa al piano decennale ha trovato invece pareri positivi. In particolare, il consigliere Pietro Anastasi, che aveva chiesto spiegazioni in merito all’urgenza del riconoscimento del debito, “dal momento che la sentenza era nota già il 23 giugno, e che poteva essere riconosciuto già nella seduta del 2 settembre” plaude invece al cambiamento di rotta che vede i cittadini meno vessati sul fronte delle tasse: “esprimo viva soddisfazione perché il 10 giugno 2014 questo gruppo di minoranza aveva espresso parere contrario all’adozione del piano pluridecennale. Ammettere un proprio sbaglio non è niente di trascendentale”.

Ma Giusto ci tiene a sottolineare: “Il comune di Venetico, quando lo abbiamo preso, era in una situazione di forte criticità finanziaria, senonché a favore dei comuni come il nostro, e dei cittadini, sono intervenute varie leggi, ma ciò non bastava, era necessario redigere il piano di riequilibrio. Quest’ultimo era già pronto per essere presentato quando il decreto legge 66 del 2014 è apparso come la soluzione migliore per non vessare i cittadini per 10 anni, aderendo a un terzo finanziamento, per il quale la richiesta deve essere fatta entro il 15 settembre. L’amministrazione non ha fatto nessun errore, non è come dice il consigliere Anastasi che abbiamo sbagliato, che ci siamo ricreduti, non è vero niente: la massa debitoria è quella che è, che purtroppo permane: 1 milione 914 mila euro. Ne abbiamo avuti 900, ne dobbiamo ritirare un altro milione”. 

Poi il consigliere all’opposizione ha toccato anche l’argomento delle indennità di carica, che gli amministratori hanno deciso di ridursi del 10%. Anastasi ha dichiarato a questo punto la volontà di rinunciare al 100% di ciò che gli spetta. Il gruppo di minoranza, quindi, ha deciso all’unanimità di rinunciare al proprio gettone di presenza da consiglieri per devolverlo alle famiglie più bisognose. Un’iniziativa di cui si era già discusso in precedenza, e alla quale se lo volessero potrebbero aderire altri membri del consiglio.

Numerosi i punti trattati durante la seduta, su richiesta dei consiglieri: tra gli altri, il tema delle somme a supporto delle famiglie con membri disabili, il servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani, la manutenzione delle strade, i servizi sociali, l’evasione fiscale, l’acquedotto.

Tornando alla dichiarazione di voto in merito al punto “Revoca Deliberazione di Consiglio Comunale n.15/2014 – Adozione Misure Correttive – Adesione al D.L. n. 66/2014”, il gruppo di minoranza si è dichiarato quindi “favorevole alla revoca in quanto in quella sede avevamo votato contrariamente all’approvazione e siamo favorevoli all’adozione delle misure correttive, stante che le stesse prevedano l’impegno dell’amministrazione a recuperare le entrate tributarie pregresse, e ciò automaticamente comporterà una diminuzione delle tasse per i cittadini onesti che puntualmente assolvono ai loro doveri”. Con voti favorevoli all’unanimità anche per l’immediata esecutività del provvedimento, la seduta consiliare si è sciolta.

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