Una situazione che non lascia alcuna speranza: le giornate devono essere completate entro dicembre e ancora devono essere svolte 69 giornate da parte dei “78isti” e 51 da parte dei “101inisti” e dei “151nisti”.
“Il rischio è che non vi sia nemmeno il tempo per consentire ai lavoratori di completare le giornate”, sottolineano i sindacati Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil, “e bisogna considerare anche come in gran parte del territorio montano della provincia la stagione invernale sia alle porte e non sarà possibile effettuare alcun tipo di attività”.
Le Federazioni regionali di Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil hanno già chiesto un incontro urgente al Governo regionale per evidenziare la grave situazione del settore e accelerare una soluzione per scongiurare un altro eventuale sciopero generale regionale.
“Siamo pronti – affermano Calogero Cipriano, Giovanni Mastroeni e Salvatore Orlando – a mobilitarci così come abbiamo fatto l’11 marzo scorso con lo sciopero generale regionale che a Palermo ha portato 11 mila forestali in piazza. Il clima tra i lavoratori è molto teso anche perché vi sono operai che vivono una condizione anche di disperazione a causa della mancanza di lavoro e di prospettive per il futuro, considerato anche che i lavoratori dell’Antincendio, in servizio da fine giugno, non hanno ancora ricevuto nessun salario. Attendiamo di capire cosa accadrà sui tavoli regionali – continuano i sindacalisti – ma i lavoratori sono pronti a scendere in piazza già da giovedì prossimo con un sit-in di protesta da tenersi sotto la sede della Prefettura”.