Gioiosa Jonica (Rc), sequestrati armi, munizione e droga alla famiglia Jerinò

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imagesAlle prime ore di giovedì 18 u.s. i Carabinieri della Compagnia di Roccella Jonica, unitamente a quelli della Compagnia di Locri, personale dello Squadrone Cacciatori Calabria ed un’unità cinofila di Vibo Valentia, nell’ambito dell’esecuzione dei 7 fermi di indiziato di delitto per associazione finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti – operazione Ulivo99 – hanno eseguito anche una serie di perquisizioni in immobili di proprietà della famiglia Jerinò di Gioiosa Jonica. In particolare, in località Camaropusa, è stata attenzionata una fattoria gestita da Jerinò Antonio cl. ‘56, fratello di Giuseppe cl. ’52 (colpito da fermo). All’interno della stessa i militari hanno rinvenuto diverso materiale, tra cui: 16 chili di marijuana, 2 bilance, una doppietta risultata oggetto di furto in altra località nel 2009, una carabina winchester, quasi 400 proiettili e cartucce di vario calibro. I fucili e le munizioni, in buono stato di conservazione, erano stati occultati in un tubo di plastica, chiuso e sotterrato nella proprietà. Jerinò Antonio, non presente all’atto del rinvenimento, è stato denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Locri, per i reati di: ricettazione, detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, detenzione illegale di armi e munizioni.
Nel corso di altra perquisizione, questa volta operata nei confronti di Jerinò Rocco, cl. ’87, figlio di Giuseppe, cl. ’52, all’interno della sede della ditta edile “GRJ”, avente sede in Gioiosa Jonica alla contrata Madama Lena, i Carabinieri hanno rinvenuto 86 grammi di marijuana ed un bilancino precisione marca “diamond”. L’uomo è stato denunciato in stato di libertà per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.
Un ulteriore colpo inferto alla famiglia Jerinò, oltre all’arresto di Giuseppe, ritenuto il capo-cosca; la droga sequestrata, immessa sul mercato, avrebbe fruttato oltre 200.000 euro. Inoltre si attendono importanti sviluppi dagli accertamenti che verranno effettuati sulle armi sequestrate per risalire alla loro esatta provenienza e se siano state utilizzate per la commissione di delitti.

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