Reggio piange Chiara Arcadi e spuntano ombre sulla sua morte: “vogliono fingere un incidente per uccidere il figlio di un magistrato”

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Spuntano scenari inquietanti circa la morte della figlia del giudice Arcadi, Chiara, deceduta in un incidente stradale ieri sull’Autostrada A3. Pare infatti che, sul posto, sia intervenuto, il procuratore di Cosenza Dario Granieri e il procuratore antimafia di Reggio Nicola Gratteri, a testimoniare che, probabilmente, l’incidente non è stato “normale”. Chiara stava rientrando dalle proprie vacanze quando, all’improvviso, lo scoppio di uno pneumatico ha provocato il ribaltamento dell’auto sulla quale stava viaggiando con i suoi amici. Alla guida del veicolo c’era il suo fidanzato, accanto a lui un giovane ufficiale dell’arma caro amico, e poi Chiara con le sue due amiche  sedute nella parte posteriore dell’autovettura.

Il quotidiano Il Garantista poche ore prima dello schianto aveva ricevuto e poi provveduto a pubblicare la notizia secondo cui il ‘re del narcotraffico’ Antonio Cataldo avrebbe recapitato agli inquirenti un messaggio raccapricciante. “Vogliono uccidere il figlio di un magistrato, inscenando un incidente. Sono pazzi, vogliono simulare una morte accidentale“. Queste la parole del boss riportate dal quotidiano diretto da Piero Sansonetti. Poi la morte della giovane figlia del pm della locride. Solo una casualità? A dare risposte sarà l’indagine magistratura…

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