L’assassino (o presunto tale) è il reggino Pietro Bruno, uno dei proprietari della sal giochi. Il fermo è stato voluto dal procuratore Nicola Gratteri e dal sostituto Sara Amerio.
Dopo l’omicidio, infatti, Bruno era scappato via, facendo perdere le proprie tracce, ma l’investigazione degli inquirenti ha portato al fermo. Il movente sarebbe passione: pare che la vittima avesse una relazione con la moglie dell’omicida.
Attualmente l’uomo è sotto interrogatorio e sarà trasportato nel carcere di Reggio.