Reggio invasa dai turisti grazie alle foto di Bruneau: ecco i numeri da record dei Bronzi di Riace al Museo

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StrettoWeb

Museo oggi 03Non può essere solo un caso. Nel mese delle controverse foto dell’artista francese Gerald Bruneau, che ha travestito i Bronzi in modo molto kitsch con un tanga leopardato, veli da sposa e un boa fucsia tipici della cultura queer e gay scatenando le polemiche (ma anche una straordinaria campagna di marketing), Reggio Calabria è invasa dai turisti e il Museo Nazionale della Magna Grecia, situato proprio nella città dello Stretto, sta superando ogni record storico.

Museo oggi 01In città non si vedevano così tanti forestieri da molti anni. In modo particolare negli ultimi giorni, sono più di duemila le persone che quotidianamente si sobbarcano una lunga fila sotto il caldo sole di agosto per entrare a Palazzo Piacentini e poter ammirare i due guerrieri. Ieri, martedì 19 agosto, sono stati precisamente 2.086. Oggi sono stati ancora di più: molti stranieri, tanti provenienti dalle Regioni del nord dove l’estate sta facendo le bizze con tanto maltempo. Vengono a Reggio per gustarsi il sole, il mare, il panorama dello Stretto e anche le straordinarie bellezze artistiche e culturali che offre la città, a partire dai suoi simboli bronzei. Solo nella mattinata odierna, gli accessi al Museo erano stati 1.240.

Museo oggi 05Il parziale mensile di agosto, con i dati fermi appunto a stamattina, è di 27.808 visitatori. Un numero eccezionale, senza precedenti nella storia reggina. Dopo il ritorno delle due statue al Museo, il record era stato del luglio 2014 appena conclusosi, con i 16.440 visitatori. Un record già frantumato da quest’agosto così eccezionale. Al 31 luglio il parziale annuo era di 114.730, oggi siamo a 142.538 ma tra fine agosto e settembre, con questi numeri, si rischia di raggiungere quota 200.000 prima ancora dell’autunno e di fine anno.

A beneficiarne sono gli operatori turistici della città: i turisti, infatti, arrivano a Reggio attirati dai Bronzi ma visitano tutto il centro cittadino, ammirano le bellezze del Lungomare, le Mura Greche, le Terme Romane, il Duomo, l’architettura artistica e storica della città, il paesaggio dello Stretto e i prodotti tipici locali fermandosi ovviamente a mangiare e a dormire nelle strutture cittadine.

Museo BronziE allora immaginiamoci quanto potrebbe beneficiare la città del fatto che i Bronzi il prossimo anno vadano per 6 mesi all’Expo di Milano diventando il simbolo di un evento che coinvolge 147 Paesi e mobilita milioni di persone da tutto il mondo. Sarebbe forse la svolta storica che la città aspetta da tempo sul fronte della promozione e dell’immagine turistica, a patto che sappia investire su questo settore valorizzando al massimo le proprie incommensurabili risorse e la straordinaria vetrina data da un evento di tale portata. In città, come per gli scatti di  Bruneau, in tanti storcono il muso. Ma la mentalità tipicamente “riggitana” non è mai servita a “vendere grano”. Anche da questo punto di vista serbe una svolta di maturità e professionalità. Non è un gioco di appartenenza, di orgoglio o una questione di principio. Si parla di turismo, di lavoro, di soldi. Preferiamo continuare a precluderci il futuro per poi però lamentarci delle cose che non vanno? L’effetto Bruneau e il boom del Museo in questo agosto da record dovrebbe essere da esempio: da una parte il bigottismo ipocrita e medievale di chi osservando quelle foto si era scandalizzato, dall’altro migliaia di turisti in città (con tutto il loro indotto) proprio grazie a quegli scatti. Agosto si concluderà con oltre 40.000 visitatori mensili al Museo. E’ un record senza precedenti, e questi sono i fatti.

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