Reggio, la clamorosa accusa del magistrato Tuccio: “i Ros sono entrati clandestinamente a casa mia per piazzare delle microspie”

StrettoWeb

Tre persone, “una delle quali ufficiale dell’Arma dei carabinieri, utilizzando chiavi alterate“, si sarebbero introdotte nell’appartamento dell’ex magistrato di Cassazione Giuseppe Tuccio, a Reggio Calabria, mettendosi poi a lavorare ad una delle prese dell’impianto elettrico, forse per installare delle microspie. Lo ha riferito ai giornalisti lo stesso Tuccio che, insieme al suo legale, l’avv. Aurelio Chizzoniti, ha annunciato di avere presentato due giorni fa una denuncia al Procuratore della Repubblica di Reggio Calabria chiedendo “accertamenti precisi sull’episodio e l’eventuale punizione dei colpevoli, nonche’ di quanti altri nella specie ravvisabili“. A riconoscere l’ufficiale dell’Arma, ha detto Tuccio, e’ stata la nuora. “Una denuncia – ha detto Chizzonitinon in opponendum o in odio a chicchessia, ma in difesa di baluardi della nostra democrazia. Non siamo in una realta’ sudamericana e non si tratta di rivendicare privilegi nei confronti di un uomo di grande spessore e uomo delle istituzioni“. Alla conferenza stampa, Tuccio era affiancato dal figlio Luigi, ex assessore al Comune di Reggio Calabria, dimessosi nel marzo 2012 dopo che la suocera era stata indagata per avere favorito la latitanza del boss Domenico Condello, cugino di Pasquale detto “il supremo“, poi arrestato dai carabinieri. “Parlo da cittadino” ha precisato Giuseppe Tuccio definendo poi l’episodio “uno scivolone nella rinuncia dei principi costituzionali nella inadeguatezza dei percorsi di lotta alla ‘ndrangheta in questa citta’. Questo non e’ piu’ uno Stato di diritto – ha aggiunto – ma uno Stato di Polizia”. Tuccio ha quindi ricordato la sua “missione” di magistrato “con alto senso dello Stato ed un enorme senso di fiducia nell’Arma dei Carabinieri“, Tuccio ha aggiunto. “E’ una vicenda – ha proseguito – che non so attribuire a nessuna motivazione. E’ inaccettabile solo pensare che in quella casa si commettano reati. Non so se queste persone abbiano agito di propria iniziativa o su delega. In un caso o nell’altro c’e’ stato abuso“.

Condividi