Reggio, Arena smaschera il Governo sul Palazzo di Giustizia: “parlano, parlano ma poi i soldi…”

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Palazzo di GiustiziaIl cantiere è fermo e la situazione non si sblocca. Per completare il nuovo Palazzo di Giustizia di Reggio Calabria servono altri 16 milioni di euro. Il governo Renzi a maggio aveva promesso di completare l’opera, dopo che già il governo Letta aveva fatto altrettanto lo scorso dicembre per bocca dell’ex ministro Cancellieri. Annunci rimasti poi sempre disattesi, compreso l’ultimo. A smascherare il governo è l’assessore alle attività produttive della Regione Calabria, già Sindaco di Reggio dal 2011 al 2012, Demetrio Arena che stamattina in una conferenza stampa ha evidenziato come “il premier Renzi ha disatteso le promesse fatte ai calabresi“.

Palazzo GiustiziaArena ha innanzitutto ripercorso tutta la storia del Palazzo di Giustizia, perché “si dicono troppe inesattezze ignoranti“. Si parte esattamente da 20 anni fa, quando nel 1994 “l’amministrazione Falcomatà istituisce un bando per 100 milioni di lire. Viene fatto il progetto ma per mancanza di finanziamenti, rimane un sogno chiuso nel cassetto per quasi nove anni, fino a quando non arriva il centro/destra al governo nazionale e in città. Nel 2003 il sottosegretario alla Giustizia reggino Giuseppe Valentino riuscì a reperire le risorse necessarie per poter appaltare l’opera. Grazie al governo Berlusconi e all’impegno dell’allora sindaco Scopelliti, arrivarono in città 87 milioni di euro. Nel 2004 il Comune appalta l’opera e nel 2005 viene posata la prima pietra, con la presenza del ministro Castelli. L’opera doveva essere completata in cinque anni, quindi inaugurata nel 2010 ma poi ci furono i soliti problemi burocratici, numerosi contenziosi che crearono una situazione di stasi. Tra 2011 e 2012 quando ero Sindaco, sono andato più volte a Roma per provare a sbloccare la situazione ma mi trovai di fronte dei conflitti tra il Ministero dei Lavori pubblici e il Ministero della Giustizia. Alla fine però, siamo riusciti ad ottenere l’approvazione della variante” continua ancora Arena che prosegue: “i lavori del Palazzo di Giustizia non si sono fermati a causa del Comune, non è colpa della mia Amministrazione che non ha pagato. Sono tutte balle. Ci sono stati ritardi dovuti alla concessione di mutui e poi è fallito il colosso Bentini, non certo per il Comune di Reggio Calabria. Sarebbe opportuno ricercare il motivo del crollo di questa azienda in una commessa all’estero. Inoltre, i 5 milioni di euro che mancavano per completare il Palazzo non erano soldi che come dice qualcuno il Comune ha investito in altro ma erano spese per la sicurezza dei magistrati“.

palazzo giustizia reggio calabriaPer quanto riguarda il futuro, Arena pungola Renzi: “cosa poteva fare stando solo poche ore in città, di passaggio? E’ stato freddo sulla Zes di Gioia Tauro, sul Palazzo di Giustizia ha detto che si deve completare perchè è un’opera strategica ma che non ci sono soldi. Adesso mancano 19 milioni. Il governo ne mette 3 e per gli altri 16 milioni ha detto che li dovrà reperire la Regione Calabria attraverso i fondi Pac. Nessuno vuole che questa sia un’incompiuta. Vogliamo che la cabina di regia funzioni bene ma il Governo deve abbandonare logiche territorialistiche e sfruttare al meglio le risorse delle Regioni come per esempio per quanto riguarda la Calabria, molti non hanno colto le potenzialità del porto di Gioia Tauro. Intanto, nella prossima Giunta come punto da affrontare con la presidente Stasi ci sarà proprio il completamento del Palazzo di Giustizia, un’opera assolutamente necessaria per la città e non solo. E’ impensabile che un’opera già completata all’80% non possa essere finita e il mio rammarico è che se all’epoca del Governo con il ministro Severino prima e Cancellieri poi, si fossero reperiti quei 5 milioni necessari per poter soddisfare le esigenze di sicurezza fatta dall’Amministrazione giudiziaria, probabilmente oggi, il palazzo sarebbe già operativo. Non bisogna dimenticare che la Regione Calabria ha già da qualche anno stanziato 20 milioni di euro per il parcheggio, altro passo che mette in evidenza l’operato di una Giunta presente e attenta ai bisogni della comunità. Ora speriamo di poter lavorare bene al tavolo tecnico accelerando i tempi perché ulteriori ritardi prevedono solo altri esosi costi“.

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