Oliverio attacca Infocontact: “non può mettere sul lastrico centinaia di lavoratori”

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“Infocontact,  la società operante nel settore delle telecomunicazioni che opera sul territorio calabrese con oltre 1.600 dipendenti, non può mettere sul lastrico centinaia di lavoratori”. A ribadirlo, ancora una volta, è il candidato alle primarie del centrosinistra per l’elezione del Presidente della Regione, Mario Oliverio.

Oliverio, coerentemente con l’impegno assunto qualche giorno addietro con i lavoratori, ha preso carta e penna e ha scritto due lettere: una indirizzata ai parlamentari calabresi con la quale si sollecitano questi ultimi ad assumere una iniziativa parlamentare incalzante e decisa, tesa a garantire la difesa degli attuali livelli occupazionali e, quindi, a rasserenare gli animi degli stessi lavoratori e delle loro famiglie considerato che, allo stato, dopo la nomina ministeriale del Commissario Straordinario Perrini, il fallimento dell’Infocontact sembrerebbe, per il momento, scongiurato; e l’altra al premier Matteo Renzi e al ministro dello sviluppo economico, Federica Guidi, nella quale Oliverio evidenzia non solo che l’Infoconctat lavora con committenze pubbliche o con enti direttamente controllati dallo Stato ma, soprattutto, che l’eventuale chiusura di questa azienda rappresenterebbe la perdita di centinaia di posti di lavoro e, quindi, un ulteriore colpo mortale inferto alla già fragile economia regionale e alla drammatica situazione occupazionale della Calabria che continua ad essere, secondo l’ultimo Rapporto Svimez, la regione più povera del Paese con un Pil pro-capite di 15.989 euro rispetto al Pil della Valle d’Aosa che è di 34.442 euro”.

“Di fronte a questa situazione gravissima -conclude Oliverio- non si può perdere neanche un minuto. Mai come in questo momento sono necessarie azioni e decisioni rapide e concrete, se non si vuole che questa nobile terra precipiti definitivamente nel baratro”.

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