Così Calogero Emanuele e Pippo Calapai esprimono la posizione di Cisl e Uil Pubblico Impiego e Area Medica, più volte dichiarata nel tempo, che è stata quella del mantenimento del Polo di emergenza urgenza al Piemonte e che il punto nascita doveva rappresentare un’integrazione quale servizio a supporto di un altro pezzo di territorio, senza pensare a una completa chiusura del materno infantile Papardo che, purtroppo e incomprensibilmente, è ben al di sotto dei 500 parti annui a differenza del punto nascita Piemonte che va oltre mille parti ed è sempre stato il punto di riferimento del polo materno infantile della città di Messina.
In buona sostanza, pur sapendo che i parti del Piemonte sono di gran lunga superiore a quelli del Papardo, a Cisl e Uil appare azzardata e rischiosa la completa chiusura del reparto presso il Papardo, con il trasferimento di tutto il personale di Ginecologia e Ostetricia al Piemonte senza avere lasciato un punto di emergenza ostetrica.
“Ci rasserena la dichiarazione del Direttore Generale – dichiarano Calogero Emanuele e Pippo Calapai – quando afferma che le attività sanitarie del Piemonte-Papardo saranno adottate nel rispetto delle leggi e della tutela della salute dei messinesi e comunque d’intesa con tutte le Istituzioni preposte, sindacati e utenza sapendo che ad oggi il riordino dei punti nascita siciliani è lungi dal venire. Sappiamo dei vincoli di legge che impongono il mantenimento solo dei Punti nascita che superano i mille parti, ma è ragionevole pensare di mantenere i due punti di nascita per la strategica posizione dell’Ospedale Piemonte e per garantire la zona nord della città, senza svilire quella che è la mission storica del Presidio Ospedaliero di viale Europa; quindi mantenere il polo di emergenza urgenza, implementandolo con i servizi mancanti, e soprattutto completare e rendere fruibili dei padiglioni 4 e 6 di cui uno già pronto e l’altro in fase di completamento”.
D’altro canto le diverse dichiarazioni dell’Assessore Borsellino, ricordano i sindacati, ivi comprese quelle in sede di Commissione Regionale Sanità, vanno nella direzione di una migliore organizzazione e qualità di servizi, con una copertura totale del territorio a garanzia dell’utenza e dei bisogni della collettività.
Sulla Commissione interna istituita dal Direttore Vullo, Cisl e Uil Pubblico Impiego e Area Medica, hanno chiesto che sia integrata anche con componenti esperti esterni, espressione di forze sociali e società civile, proprio per avere un giudizio e una valutazione super parte, ma non per questo disconoscere le capacità tecnico-professionali dei componenti prescelti. “Su questo, ad oggi, non abbiamo avuto risposta – concludono – e anche il Sindaco di Messina, che abbiamo visto quasi totalmente assente nella vicenda Piemonte, deve farsi carico delle reali esigenze della popolazione messinese guardando all’interro territorio”.