Messina, controesodo: traffico in tilt e Polizia Municipale ridotta al lumicino

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“Secondo il Sindacato CSA i gravi disagi nella viabilità registrati in questi giorni sono in parte dovuti all’incapacità dell’Amministrazione Accorinti di adottare i provvedimenti suggeriti a più riprese  e che avrebbero consentito di fatto la presenza sulle strade di ulteriori 25 unità di Vigili Urbani”. Lo afferma il Coordinatore Provinciale del CSA Regioni Autonomie Locali dott. Pietro Fotia.

“In questo si sarebbe infatti tradotta l’integrazione oraria per il personale “contrattista”, provvedimento che poteva essere legittimamente adottato, sulla scorta di precise deroghe normative previste per il settore della Vigilanza, e che l’Amministrazione non ha inteso utilizzare in nome dell’illogico principio del  ‘per tutti o per nessuno’”.

“Secondo il CSA la volontà del Sindaco e della Giunta di fare demagogia e di non scontentare nessuno si sta traducendo in questi giorni nel calvario che è sotto gli occhi di tutti e che è difficilmente fronteggiabile con i mezzi e gli uomini ordinariamente in servizio, causando un vero e proprio disastro con possibili conseguenze anche sull’ordine pubblico..” conclude Fotia.

Ecco il testo integrale della lettera inviata da Pietro Fotia al Sindaco del Comune di Messina Renato Accorinti:

Con riferimento ai gravissimi disagi patiti dagli automobilisti e dalla città intera in occasione delle “ondate di controesodo” di questi giorni, la scrivente O.S. non può non stigmatizzare le gravissime responsabilità dell’Amministrazione Comunale che non è stata capace di adottare alcun provvedimento al fine di garantire l’incremento dei Vigili in servizio, con particolare riferimento all’integrazione oraria del personale “contrattista”.

Più volte questa O.S. ha ribadito la legittimità dell’integrazione al personale della P.M ed a quello di altri servizi essenziali., in virtù di precise deroghe concesse dalla normativa( qualunque O.S. gradirebbe l’aumento delle risorse retributive per tutto il personale, ma non sempre è possibile per espressa enunciazione della legge) .

Codesta Amministrazione ha invece preferito, in nome di un illogico appiattimento, utilizzare il metodo “per tutti o per nessuno”, che , nell’occasione, si traduce in un danno evidente per l’intera collettività.

Ci consentiamo comunque di non disperare in  uno slancio di responsabilità e senso delle istituzioni da parte delle SS.LL. ed in una presa di coscienza di quelle che sono le vere necessità della collettività, anche alla luce della nuova normativa D.L. 90/2014.

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