Le cifre che lo Stato dovrebbe versare alla Regione sono da capogiro, ci sono anni in cui l’erosione a danno dei siciliani si attesterebbero a numerosi miliardi di euro, con queste risorse la Regione siciliana avrebbe potuto evitare di far contrarre un mutuo “lacrime e sangue” da 1 miliardo di euro.
Il QT di oggi segue, a circa un anno di distanza, un altro QT in Commissione Finanze ed una Interrogazione a risposta scritta, sempre sullo stesso argomento. Tali atti di Sindacato Ispettivo sono tutti piccoli-grandi passi volti al raggiungimento della doverosa piena attuazione dello Statuto Siciliano che dispone all’art. 36 “Al fabbisogno finanziario della Regione si provvede con i redditi patrimoniali della Regione e a mezzo di tributi, deliberati dalla medesima.” ed all’art. 37 “Per le imprese industriali e commerciali, che hanno la sede centrale fuori del territorio della Regione, ma che in essa hanno stabilimenti ed impianti, nell’accertamento dei redditi viene determinata la quota del reddito da attribuire agli stabilimenti ed impianti medesimi. L’imposta, relativa a detta quota, compete alla Regione ed è riscossa dagli organi di riscossione della medesima.