L’Alfabeto di Reggio – “N” come “Nomi”

StrettoWeb

di Enzo Cuzzola – L’auspicio di noi reggini, come più volte ribadito da queste pagine, è che Reggio torni ad essere la città bella e vivibile del passato e che diventi, finalmente, la città turistica che sogniamo, soprattutto per il futuro dei nostri figli. Ma il degrado recente, soprattutto in questo periodo di commissariamento, dimostra che Reggio non è una città facile. Non è facile per gli aspetti cosiddetti “ambientali”, non è facile da amministrare. Se è vero come è vero che la Terna Commissariale non è riuscita a far partire quella macchina burocratica, immobile ed autoreferenziale, che consuma molto carburante, ma percorre poca strada.

Partiti e movimenti si affannano nella produzione di programmi e nella ricerca di candidati, anche se qualcuno già lo ha scelto. Da più parti si sente parlare di candidati che devono essere “nuovi” e “giovani”. Attributi senz’altro graditi e gradevoli, ma che non significano per forza il cambiamento e la ripartenza di un sistema amministrativo.  Si può essere giovani ad 80 e passa anni, come si può essere vecchi a 30 anni. Si può essere “nuovi” a 80 e passa anni, come si può essere vecchi a 30 anni. Si è giovani nella misura in cui si possiede la voglia di lottare contro un sistema per cambiarlo, si può essere nuovi nella misura in cui si possiede la voglia di lottare contro un sistema per cambiarlo, si può essere vecchi nella misura in cui si parte di quel sistema, del quale si sono ereditati vizi e virtù, malgrado la giovane età.

Si può essere giovani nella misura in cui si lotta, anche contro i mulini a vento, per la città, indipendentemente da giochetti di coalizioni che, pur di vincere e conquistare il potere, finiscono per diventare accozzaglie di sigle, senza programmi e “sentire” comuni.

Per far tornare la città allo splendore che merita e lanciarla verso lo sviluppo turistico c’è bisogno di gente di esperienza. Gente che ha dimostrato in ogni campo di essere impegnata e produttiva, senza sponsor, senza paternità partitiche, che ha dimostrato capacità manageriali e gestionali, oltre che lavorative, reali e comunemente riconosciute. Gente che vuole ancora cambiare le cose, indipendentemente dalla età. Gente soprattutto che  possiede la capacità di “mettersi contro”, ogni sistema, ogni macchina ferma, per dare quella spinta propulsiva di cui abbiamo bisogno.

Ma soprattutto ci vuole una squadra, perché un uomo solo al comando, contro un apparato immobile e d autoreferenziale, nulla potrà, come nulla ha potuto una Terna di Prefetti. Allora c’è bisogno di nomi che possiedano queste caratteristiche.  Nomi per la città, indipendentemente dalle coalizioni per vincere. Nomi che si confrontino con l’elettore per acquisirne il consenso scevro da ogni condizionamento di sorta.

Nomi non solo del candidato Sindaco, ma di tutta la squadra che lo andrà a supportare. Solo così si può ancora sperare.

StrettoWeb, in collaborazione con Enzo Cuzzola e l’Associazione Dialogo Civile, propone uno spazio di riflessione sul futuro della città. Quasi un gioco che, utilizzando ogni settimana una lettera dell’alfabeto, vuole contribuire a costruire il puzzle programmatico. Ovviamente lo spazio è aperto a tutti quanti vorranno offrire il loro contributo e cioè Partiti, Movimenti, Associazioni, Gruppi di cittadini e Singoli cittadini. Scriveteci a redazione@strettoweb.com

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