Bronzi di Riace, Caroli: “da Bruneau uno scherzo strano ma accettabile. Inchieste esagerate perdite di tempo”

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StrettoWeb

08I bronzi di Riace, il simbolo della virilita’, della perfezione, di una magnificenza assoluta, sono stati fotografati nell’inverno scorso, dopo la riapertura del Museo archeologico nazionale di Reggio Calabria, fra gli altri, dal fotografo Gerald Bruneau. Le foto, apparse solo adesso e non autorizzate, li mostrano addobbati con un velo da sposa, un tanga leopardato e un boa color fucsia, creando molto scandalo. Il Velino ne ha parlato con il critico d’arte Mauro Caroli. Trova le foto cosi’ scandalose? “Ma e’ un gioco, uno scherzo, strano, ma accettabile, non so se di buona o cattiva qualita’. Ma ha poca importanza. Siamo in agosto e ogni singola cretinata cresce a dismisura. D’estate, quando c’e’ poco da raccontare, s’inventano le cose”. C’e’ un nesso fra il fatto che le foto siano state pubblicate ora e un eventuale trasporto dei Bronzi all’Expo’? “Puo’ anche darsi, ma tutto va visto nella giusta misura”.

Anche Duchamp aveva dipinto i baffi alla Gioconda. “I baffi della Gioconda avevano un significato esoterico molto importante, Duchamp voleva recuperare l’elemento maschile e femminile, fonderli in una figura classica dell’alchimia. Appariva come un giochino, ma aveva un valore profondo”. In questo caso, i Bronzi sono stati addobbati con un velo da sposa e boa fucsia: e’ possibile un paragone? “Non e’ esclusa qualche consapevolezza, e’ possibile”. Mentre Simonetta Bonomi, soprintendente dei beni archeologici della Calabria ha parlato di uno spiacevole incidente, Franco Corbelli, leader del movimento Diritti Civili, dice che la Procura di Reggio Calabria dovrebbe aprire un’inchiesta. “Fra le bombe d’acqua, i bambini che vengono uccisi nelle guerre, non perdiamo tempo su queste cose minime. Vedra’ che ce ne dimenticheremo presto. Ogni cosa deve avere il suo giusto peso”.
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