ATAM, Usb: “dare risposte a lavoratori prima che situazione precipiti nel caos”

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“Dare una risposta certa ai lavoratori ed alle lavoratrici dell’ATAM S.p.a.prima che la giàdrammatica situazione precipiti di nuovo nel caos più assoluto”. È quanto afferma in una nota Gaetano Bozaotra, dell’Unione Sindacale di Base, Comparto Trasporti.

“Sebbene sia stata liquidata la terza trimestralità – prosegue la nota – riferita ai corrispettivi del Contratto di servizio che avrebbe dovuto garantire i salari arretrati di maggio, giugno, luglio quattordicesima e i rimborso Irpef per chi ne avesse diritto,allo stato attuale, nonostante alle lavoratrici ed ai lavoratori siano stati imposti,contro la loro volontà, accordi che abbiamo avuto modo di definire “infami” per arrivare ad un ipotetico risanamento, l’amministratore, irresponsabilmente, ha ritenuto liquidare solo due delle mensilità arretrate mentre degli altri emolumenti e rimborsi maturati non si hanno notizie.

Una situazione che mette a dura prova la pazienza dei dipendenti e quella delle loro famiglie alle prese con scadenze varie che, chiaramente, non affliggono coloro che hanno la responsabilità politica e gestionale del disastro ATAM.

Donne e uomini che hanno la sola colpadi essere dipendenti di un’azienda pubblica spolpata fino al fallimento da politici irresponsabili e manager incapacicon l’aggravante di esserepure calabrese.

Prof. Gatto ci può dire che fine hanno fatto i corrispetivi ricevuti dal Consorzio TRINCAL?Cosa  aspetta a regolarizzare tutti gliarretrati vantati per permettere ai dipendenti di sanare le loro pendenze e regolarizzare la loro posizione?

Si aspetta forse che la situazione, già di per se esplosiva visto che oltre il 60% dei dipendenti ha rigettatto il Piano di rientro sottoscrttto dall’azienda e dalle OO.SS. concertative, diventi incontrollabile e sfoci, ancora, in una rivolta sociale?

Chiediamo a lei ma anche alle Istituzioni locali quante volte ancora i dipendenti di ATAM, a differenza del management aziendale e della classe dirigente di questa regione, devono dimostare di essere persone mature  e consapevoli del ruolo sociale che essi hannoa differenza dei tanti marinai che li rassicurano?

Quante volta ancora, dovranno sacrificarsi per garantire ai propri concittadini il diritto alla mobilitàe lavorando senza ricevere il giusto compenso come previsto dalla Costituzione repubblicana?

Quanto potrà durare questa situzione? Certamente non in eterno e nemmeno per il periodo dei 5/10 anni occorrenti  a giungere al risanamento aziendale come previsto dal famigerato e infame  PdR.

E’ pacifico, vista la circostanza, che ognivicenda potrebbe riaccendere la miccia della contestazione.

Per evitare  che ciò accada invitiamo chi di competenza a dare ai dipendenti risposte immediate e concrete sul punto.

le Istituzioni governative presenti sul territorio e i cittadini sappino che la responsabilità di probabili  blocchi dei servizi da parte delle lavoratrici e dei lavoratori oramai esasperati, apparterrà solo ed esclusivamente a chi pensa di giocare con la loro vita e quella delle loro famiglie.

Attendiamo risposte immediate in meritodal management avvisando che qualora non arrivassero nei prossimi giorni e comunque non oltre venerdì otto luglio, USB sarà costretta a rendersi protagonista, a fianco deilavoratori e delle lavoratrici delle giuste azioni allo scopo di rivendicare il diritto a percepire i salari vantati”, conclude la nota sindacale.

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