Giuliano Poletti è apparso da subito come un ministro, per così dire, vulcanico. Pieno di idee anche su argomenti che non sempre riscuotono l’attenzione che dovrebbero da parte di media e istituzioni, come ad esempio il problema della disoccupazione over 50 (e più in generale l’intero mondo della disoccupazione adulta), sull’aumento di copertura per gli ammortizzatori sociali in deroga, Poletti ha spiegato di aver voluto “dare una risposta ad un’emergenza“. Attualmente le risorse disponibili hanno raggiunto 1 miliardo e 720 milioni. Ma oltre all’introduzione di una maggiore disponibilità di soldi, la via maestra sembra essere quella di attuare modifiche sostanziali ai criteri di fruizione degli ammortizzatori sociali.
Sull’aumento di risorse per gli ammortizzatori sociali in deroga però, sono piovute anche alcune critiche. Il segretario confederale Cgil, Serena Sorrentino, ha spiegato che c’è “uno spostamento di risorse dal lavoro, ovvero dagli incentivi per l’occupazione e dalla formazione continua, ad altri capitoli del lavoro, cioè gli ammortizzatori in deroga“. “In realtà – ha aggiunto Sorrentino – (le risorse, Nda) si stornano da altri capitoli del lavoro verso la deroga“. Anche il giudizio complessivo sul neonato decreto non appare certo esaltante: “non ci sembra un intervento risolutivo che consentirà a imprese e lavoratori di avere le garanzie necessarie” ha concluso la sindacalista.