Altomonte (Cs), concluso il Festival Euromediterraneo: da settembre il “Di…vino jazz”

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Con l’applaudito concerto di “Anna Stratigò Ensemble” si è conclusa le 27esima edizione dell’Euromediterraneo. Neanche il tempo di spegnere i riflettori, però, che il borgo altomontese è pronto a rianimarsi con l’undecima edizione del Di…vino jazz.
Intanto, il progetto vincente dell’artista lungrese Anna Stratigò non è passato inosservato sul palcoscenico del Teatro “Costantino Belluscio”, attraverso l’esecuzione di musica “arbreshe” tradizionale accanto ad una nuova riproposta della stessa dandole delle nuove sonorità con leggere venature jazz e latin. Il canto dell’artista e dalla sua particolare timbrica vocale inconfondibile ha fatto sì che fossero messe in evidenza anche le peculiarità dell’intera band composta, oltre che da Anna Stratigò (voce e organetto); anche da Checco Pallone (chitarre, percussioni e mandola); Spiro Pano (violoncello); Enzo Naccarato (fisarmonica); Carlo Cimino (contrabbasso); e Alberto La Neve (sax). Durante lo spettacolo alla musica si alterneranno letture di episodi molto divertenti.
Soddisfatti gli organizzatori di questa edizione, e nella fattispecie gli Amministratori comunali e gli altri collaboratori, per aver “portato alla luce” – giorno dopo giorno – la “nuova anima” del Festival. Dal Sindaco Giuseppe Lateano all’assessore alla Cultura Elvira Berlingieri, dal consigliere delegato per eventi e spettacoli Danilo Verta alla presidente della Pro-Loco Francesca Gaeta, dalla direttrice artistica Marianna Stefania Caporale fino al responsabile della qualità Francesco Capano, tutti hanno capito che «la strada intrapresa è quella giusta e si deve fare – di più e meglio – per intensificarla e renderla più fruibile».
Non sfugge, infatti, l’ambizione di fare «di questo evento – come ha ricardato il Sindaco Lateano – un momento propulsivo per lo sviluppo non solo culturale ma anche socio-economico del territorio calabrese e meridionale con tante eccellenze radicate sul territorio che possano far crescere in prospettiva per diventare punto di riferimento della produzione culturale calabrese e meridionale».
E su questa lunghezza d’onda vanno inquadrate le “magiche serate” con Enzo Decaro ed il suo ricordo a Troisi, il concerto dei gruppi etno-folk dell’Italia meridionale, le perfomance del cantastorie Nino Racco e di Gregorio Calabretta; il cabaret di Gennaro Calabrese e Nino Taranto, le fiabe raccontate dalle sorelle Misasi, il teatro classico della Compagnia Aprustum, di Scena Verticale, di Gigi De Luca, fino a quello “civile” del dramma di Cetta Cacciola, l’inaugurazione della Sezione Danza con la prestigiosa presenza di Carla Fracci, l’ouverture musicale della Philarmonica di Calabria, l’originalità dell’iniziativa “PoeTango”, il recital concerto di Rosa Martirano, il Collettivo Dedalus, l’operetta de “La dolcezza del mandorlo”, lo spettacolo onirico di Antonio Orfanò, fino alla pregevole lezione d’astronomia del professor Piperno e della sua equipe sul laghetto del Farneto e passando per l’affollatissima “Notte Bianca-Rock Festival” dello scorso 10 agosto, le “Arti Visive” e l’assoluta novità del workshop giapponese. Insomma, tutti espedienti che possono fare da trampolino di lancio per il futuro del Festival. Settembre, infine, annuncia l’arrivo del Di…vino jazz, addirittura fino al prossimo 15 ottobre, il cui cartellone ufficiale sarà reso noto nei prossimi giorni.

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