Reggio, polemica sui Vigili Urbani. La precisazione: “non volevo offenderli, ma stimolarli”

StrettoWeb

20140725_183923Buongiorno, apprendo che dalla mia segnalazione ne è scaturito un dibattito dove il corpo della Polizia Municipale di Reggio Calabria si sente offeso ed attaccato. Preciso che a nulla di tutto ciò puntava il sottoscritto che con la propria segnalazione intendeva solamente dare uno stimolo affinché le cose migliorino, siamo nell’era del web e bisogna accettare il dibattito pubblico dove tutto è a portata di click, oltre che credo sia sacrosanto ogni tanto dare risposte ai cittadini, visto che il mio punto di vista è stato ampiamente condiviso ed ognuno ha riportato le proprie esperienze con questo corpo, purtroppo spesso negative, evidentemente il cittadino onesto si sente “solo” ed “abbandonato”. Né il sottoscritto intendeva giudicare nella sua interezza tutto il personale della Polizia Municipale“: lo afferma in una nuova lettera l’utente anonimo che ieri ci ha inviato la segnalazione da cui è nata la polemica.

Pertanto – aggiunge – nessuno deve trovare giustificazioni o sentirsi offeso ed attaccato, anzi bisognerebbe essere “contenti” se ogni tanto qualche cittadino si interessa e chiede spiegazioni, dopo tutto sono i cittadini onesti che pagano le tasse a mantenere il sistema, quindi credo sia doveroso accettare il dibattito e rendere pubbliche eventuali motivazioni. Oppure forse si preferisce l’omertà ed il non vedo non sento non parlo e mi faccio i fatti miei? Se è vero che Reggio è un luogo difficile e che mezzi e uomini scarseggiano, ogni tanto rendere pubbliche certe circostanze non credo faccia male, spiegare ai cittadini come stanno le cose è doveroso.  Nè si può fare di tutta l’erba un fascio insinuando che a Reggio sia necessario un poliziotto per ogni cittadino, significherebbe che il popolo reggino sia composto solamente da cattive persone, il che è privo di fondamento e non aiuta certo a una maggiore collaborazione tra cittadini e forze dell’ordine. Come anche inutile sottolineare che a Reggio svolgere questa professione è rischioso e quindi non può essere fatto tutto al 100%, sarebbe come un’arresa e comunque credo che chiunque voglia intraprendere questo lavoro per passione e senso civico in questo territorio sappia già a cosa andrebbe incontro, nessuno è obbligato. Sennò dato che è rischioso far rispettare le regole, non le facciamo rispettare a scapito della gente per bene. E se il corpo ha bisogno di un rafforzamento, che si renda pubblico lo stato attuale dello stesso al fine di sensibilizzare le istituzioni a potenziare il servizio in un ambiente così difficile come Reggio. D’altra parte se il comune si trova nei guai non è certo colpa della gente che lavora e che paga le tasse, soldi pubblici evidentemente mal gestiti. Non solo, nelle città più evolute la presenza del vigile urbano è sostituita dalle ultime tecnologie in fatto di videosorveglianza e rilevazione delle infrazioni, sul lungomare di Reggio è difficilissimo attraversare la strada sia perché le strisce sono quasi sempre occupate sia perchè le auto vanno forte superando di gran lunga qualsiasi limite di velocità consono ad un percorso cittadino, ricordo a tal proposito che in passato ci sono stati incidenti mortali dove ad avere la peggio è stato sempre il pedone che tentava di attraversare la strada, allora quindi perché non installare un autovelox con un limite di 30km/h sacrosanto in una strada come quella? O forse sarebbe un affronto nei confronti degli intoccabili che alla prima multa minaccerebbero qualcuno? Se le cose vanno cambiate ed in meglio, qualcuno deve pur portarle all’attenzione, o sbaglio? Riguardo all’ultimo commento del sig. Giuseppe Falcone, sindacalista della RSU e componente della Polizia Municipale, il quale invece di comprendere nel senso positivo la mia segnalazione, si sente colpito in guerra e quindi per ripicca cita l’Art. 190 riguardo i pedoni asserendo che il sottoscritto lì a perdere tempo a far foto non ci poteva stare, comunico che in quel contesto un’eventuale infrazione a me elevata sarebbe stata certamente nulla in quanto l’art. 190 recita , direttamente dal sito Aci “4. È vietato ai pedoni sostare o indugiare sulla carreggiata, salvo i casi di necessità; è, altresì, vietato, sostando in gruppo sui marciapiedi, sulle banchine o presso gli attraversamenti pedonali, causare intralcio al transito normale degli altri pedoni.” mentre il sig. Falcone afferma sinteticamente che “l’art. 190 con riferimento al comportamento dei pedoni, infatti è vietato sostare o indugiare sul marciapiede salvo i casi di necessità”, pertanto ha perso un’occasione per far fare bella figura al corpo di polizia municipale citando malamente una norma che parla dapprima di “carreggiata” e dopo sottolinea riguardo al marciapiede “intralcio” al transito normale dei pedoni,  quindi mi spiace per lui ma sarebbe stato un ricorso già vinto, non essendosi verificate nessuna delle due possibilità, dato che prima cosa la carreggiata non comprende il marciapiede, seconda cosa dove la norma cita il marciapiede fa riferimento ad un gruppo che sosta creando intralcio al transito normale degli altri pedoni. Pertanto se i cittadini onesti di Reggio Calabria meritano un maggior supporto di istituzioni e forze dell’ordine, che si prenda atto degli eventuali problemi e che ci si impegni alla risoluzione degli stessi. Ed evitiamo inutili giochi di guerra a botta e risposta che non aiutano di certo il migliorare della situazione e creano maggior indignazione da parte dei cittadini onesti“.

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