Modica (Rg) “tra mito e realtà”: la riflessione e le proposte dell’Anffas Onlus sul “bene salute”

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cattedrale_sanrocco_modica“L’Anffas Onlus di Modica vuole dire la sua su quanto sta avvenendo, da qualche tempo a questa parte, nella nostra città, e i cui ultimi sviluppi stiamo seguendo con preoccupazione”. E’ quanto si legge in una nota diffusa dall’Associazione Nazionale Famiglie di Fanciulli ed Adulti Subnormali di Modica, in provincia di Ragusa.

Tutta la Sicilia infatti, come è noto, è stata per secoli teatro di dominazioni diverse, che ne hanno fatto una culla di leggende, miti, tradizioni popolari.

Proprio a questo proposito – si legge nel documento – ci è capitato di leggere recentemente, su una rivista, la storia del gigante Mudoc, buono, pacifico, ma anche difficile agli entusiasmi, che, leggenda vuole, avrebbe abitato proprio sulla collina del Monserrato, pascendo buoi che facevano gola niente di meno che al dio Apollo.

Questa storia ci ha fatto un po’ sorridere, ma anche riflettere, perché sembra che anche noi modicani abbiamo ereditato molto dal nostro “padre” Mudoc, imprigionato a causa dell’astuzia di Apollo sull’attuale Madonna del Monserrato; quanto meno ne abbiamo ereditato l’indolenza, il fatalismo e l’apatia con cui lasciamo che gli avvenimenti facciano il loro corso, salvo poi “spaccare le montagne” quando ciò che ci spetterebbe ci viene portato via da sotto il naso (e non in modo inaspettato).

Perché raccontare questa storia? Perché anche Modica sta perdendo, lentamente ma inesorabilmente, tutti i suoi “buoi”.

Avevamo un Tribunale di antichissima memoria (visti gli sviluppi più recente, parlare al passato sembra d’obbligo), una struttura penitenziaria che, comunque, faceva parte del nostro ricchissimo patrimonio culturale, e, da ultimo (ma non in ordine di importanza), il nostro Ospedale Maggiore, che ha recentemente perso il reparto di Pediatria e di Oculistica, presidi importantissimi alla salute dei cittadini.

Mentre sembra che ci venga pian piano sottratto tutto ciò che ha sempre fatto di Modica un “fiore all’occhiello” del territorio ibleo – dice l’Anffas – ecco la nostra proposta: rendiamo la nostra città sede di un esperimento di “civiltà”, invitiamo nel nostro ospedale l’unità operativa di odontoiatria speciale riabilitativa per pazienti disabili di Catania.

Tale Unità si rivolge alle persone disabili non collaboranti che necessitano di cure odontoiatriche attuabili solo in ricovero breve e anestesia generale, offrendo anche a questi cittadini la possibilità di fruire di cure riabilitative e non demolitive.

Altrove, in Sicilia, non mancano esempi d’avanguardia, come il D.A.M.A o l’ A.N.C.O.R.A, che offrono prestazioni sanitarie avvalendosi di equipé multiprofessionali e multidisciplinari, e che rappresentano davvero un esempio a cui aspirare, prevedendo due percorsi differenziati (ambulatoriale o ricovero), appositi strumenti di valutazione, una vera e propria “presa in carico globale”.

Ancora, perché non approntare un reparto di pediatria dedicato a bambini disabili, prevedendo anche un reparto di rianimazione pediatrica?

Chissà – conclude la nota – che quella che per Modica è una “perdita”, anche solo temporanea, non possa poi trasformarsi in un occasione per tanti, bambini e non, per essere uguali agli altri nella tutela del bene più essenziale di tutti, “il bene salute”.

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