Milazzo (Me): due strade cittadine saranno intitolate ad Anna Cambria e Graziella Campagna

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Anna Cambria e Graziella Campagna, due ragazze vittime innocenti della mafia. L’Amministrazione comunale di Milazzo le ricorderà intitolando loro due strade cittadine. Lo ha annunciato questa mattina il sindaco Carmelo Pino nel corso della conferenza stampa tenutasi a pa­lazzo D’Amico per illustrare le iniziative che il Comune ha deciso di portare avanti nell’ambito di “Posto occupato”, un’idea di Maria Andaloro, partita da Rometta nel giugno del 2013 ma subito sposata a livello nazionale ed internazionale.

E’ stato l’assessore al turismo Dario Russo, aprendo i lavori a sottolineare la “valenza culturale dell’iniziativa”, illustrando quelli che saranno i progetti attuati dal Comune partendo dalla mostra itinerante al Castello di Milazzo, nel convento delle Benedettine; composta da 10 tavole donate da Lelio Bonaccorso, che rappresentano alcune delle diverse modalità di come le donne possano esse­re vittime di violenza. Seguirà un ciclo di tre film sulle tematiche femminili durante la rassegna ci­nematografica estiva prevista all’interno della cittadella fortificata, fra i quali ci sarà “Un giorno perfetto” del 2008, un film diretto da Ferzan Òzpetek tratto dall’omonimo romanzo di Melania Gaia Mazzucco, che racconta un’ossessione amorosa che termina in tragedia. E quindi l’intitolazione del­le strade, sulle quali si è soffermato il sindaco Pino. “Prima dell’insediamento di questa Ammini­strazione – ha detto – Milazzo non aveva strade intestate alle donne. Abbiamo aperto questo filone istituendo la via delle Gelsominaie della Piana; oggi pro­seguiamo nell’ambito di “Posto occupato”, individuando altre donne significative della storia citta­dina e non solo. Per questo abbiamo pensato a Anna Cambria e Graziella Campagna, strappate alla vita in modo assurdo, ma anche alle giornaliste Ilaria Alpi e Maria Grazia Cutuli, vittime della vio­lenza della guerra e ancora altre donne simbolo della determinazione come Rosa Balistreri o Goliarda Sapienza, per tornare più indietro – quale simbolo di una piaga, la violenza femminile che non ha tempo – al periodo greco con Ipazia”.

Dopo l’intervento dell’assessore alle pari opportunità, Stefania Scolaro che ha apprezzato l’iniziativa “Posto occupato”, proprio per evitare che la quotidianità sommerga drammi sociali, ri­cordando che già lo scorso anno l’Amministrazione ha riservato “quel” posto nelle varie manifesta­zioni svoltesi al teatro Trifiletti, a Palazzo D’amico e al Castello, ha concluso Maria Andaloro spie­gando che il progetto vuole essere “un gesto concreto dedicato a tutte le donne vittime di vio­lenza. Ciascuna di quelle donne, prima che un marito, un ex, un amante, uno sconosciuto decidesse di porre fine alla sua vita, occupava un posto a teatro, sul tram, a scuola, in metropolitana, nella so­cietà. Questo posto vogliamo riservarlo a loro”.

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