Secondo la tesi delle autorità inquirenti, questi cittadini continuarono a percepire il contributo per l’alloggio in albergo – quasi 450 euro mensili – a dispetto della ristabilita routine domestica. In altri termini, fingevano di vivere l’emergenza all’interno delle mura di casa. Le accuse contestate vanno dall’omissione di atti d’ufficio alla truffa ai danni dello Stato. L’indagine sarebbe iniziata da una serie di controlli incrociati: a dispetto dello stato di crisi, gli sfollati avrebbero continuato a consumare acqua e luce nelle proprie residenze, con buona pace del presunto sgombero. La prima udienza del processo è prevista per il 5 novembre.
I nomi degli indagati: Rossella Freni, Santi Cacciola, Stefano Alibrandi, Andrea Grillo, Alessandra Marchese, Salvatore Calabrò, Sergio Fleres, Mario Silla, Gaetano Ciccarello, Domenica Cordaro, Giuseppe Freni, Agatino Triolo, Nunziata Ausino, Renato Calabrò, Antonio Triolo, Domenico Tavilla, Francesco De Luca, Teresa Porto, Letterio Foti, Letterio Alì, Giuseppe Trimarchi, Anna Maria Buccini, Giacomo Auditore, Pietro D’Angelo, Francesco Freni, Gianfranco D’Arrigo, Nazzarena Giuliano, Agostino Pino, Giusy Cucinotta, Letteria Giusto, Serafina Ciccarello, Anna Rita Novellino, Andrea Maugeri, Giorgio Giovanni barbera, Francesco Gemellaro, Giovanna Cucinotta, Domenica Giuliano, Letterio Di Blasi, Grazia Torrisi, Antonella Palumbo, Carmela Puglisi, Minicante Rosario Armeli, Nicola Villari, Domenico Generoso, Franco Alosi, Salvatore Alessi, Nicola Santamaria, Placido Camino, Francesco Basile, Rosario Muscherà, Anna Barbera, Maria Di Blasi, Garibaldi Lopane, Girolamo Pino, Pietro D’Angelo.