Inchino della processione al boss, Fiorini Morosini: “il sacerdote doveva abbandonare la processione”

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In questo malcostume qualche volta il clero diventa oggettivamente connivente non perché voglia farlo e appoggi certi comportamenti, ma perché subentra la paura di non impelagarsi in situazioni scomode. Un po’ come il sacerdote che a Oppido ha fatto finta di non vedere per non essere poi costretto a compiere il gesto eclatante di abbandonare la processione. Ma tutto ciò non si può accettare e va condannato senza indugi; quando siamo in presenza di elementi negativi, un sacerdote deve avere il coraggio di dire no, punto e basta”. Così monsignor Giuseppe Fiorini Morosini, arcivescovo di Reggio Calabria, a “Prima di tutto”, su Radio 1, commenta l'”inchino” di una processione ad Oppido Mamertina verso un presunto capoclan. “Ai miei sacerdoti – ha sottolineato Morosinisin dalla preparazione delle processioni nella diocesi di Reggio Calabria, ho raccomandato il rispetto di alcune norme già esistenti e ho ricordato che le immagini non devono fermarsi davanti a nessuna casa. E qualora, qualcuno lo avesse fatto, ho autorizzato loro ad abbandonare la processione, anticipando loro che l’anno successivo quella processione sarebbe stata cancellata“.

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