E io credo di dare il mio piccolo contributo con ‘Love Medicine’ che è il mio migliore album”. Palermo attende, dunque, l’esibizione dell’artista il cui rapporto con la Sicilia risale, come lei stessa tiene a precisare, a 24 anni fa. “A Catania ho fatto il mio primo concerto in Italia: amo la Sicilia, per me è come una seconda casa”. La “mia isola” la definisce la cantante israeliana, da sempre attenta alle tradizioni culturali dei Paesi che si affacciano sulle due sponde del Mediterraneo. E aggiunge: “Sono orgogliosa del fatto che i siciliani riescano a comportarsi come esseri umani in un contesto così difficile come quello degli sbarchi. Credo sia un esempio da seguire anche in altri luoghi di sofferenza come nel mio Paese e in Palestina”.
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