Reggio: stasera al Planetario “L’autismo, un problema sociale”

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planetarioStasera, martedì 3 Giugno 2014 ore 21.00, l’ingegnere Giovanni Marino, Presidente Fondazione Marino per l’Autismo Onlus, al Planetario provinciale Pitagora di Reggio Calabria terrà una conferenza sul tema dell’autismo evidenziando come questa sindrome sia, sempre di più diventata un problema sociale.

Questo incontro è inserito all’interno del ciclo di conferenze “Astronomia… non solo Astronomia” e tende a evidenziare e ad approfondire i temi legati al percorso diagnostico terapeutico assistenziale nei disturbi dello spettro autistico.

Oggi l’allarme sociale sull’autismo è diventato pressante. Sull’autismo le famiglie devono avere tutti i dati a disposizione per effettuare le scelte migliori.

Per affrontare le problematiche legate all’autismo c’è la possibilità di fare rete tra i diversi soggetti competenti.

L’esempio della Fondazione Marino è un esempio concreto di quanto si può fare. Nonostante un passato un po’ in ombra, attualmente la classe politica italiana sembra aver preso a cuore la problematica dell’autismo.

L’ingegnere Marino nel suo intervento traccerà le attuali normative, le proposte e le prospettive legislative, l’organizzazione dei servizi, gli esempi di buone prassi, la formazione sulle metodologie di intervento educative, validate a livello internazionale, degli insegnanti che seguono alunni con disturbi dello spettro autistico.

Il Planetario provinciale Pitagora è sempre di più inserito sul territorio e se l’obiettivo principale per cui è nato è quello di diffondere la cultura scientifica e di rapportarsi con le istituzioni scolastiche sulla didattica delle discipline scientifiche non può esimersi dal trattare argomenti di carattere sociale di ampia portata come è quello dell’autismo che investe anche la scuola.

L’autismo è una realtà sociale. I numeri parlano chiaro, gli studi più recenti rilevano un bambino autistico ogni sessantasei nati, quindi è molto più facile trovarsi in ‘compagnia’ di una persona colpita da questa sindrome di quello che si possa immaginare. Anzi probabilmente ognuno di noi ha vissuto, nel proprio luogo di lavoro, nella scuola dei propri figli o nipoti, nel condominio stesso, un’esperienza di autismo. Ci vuole, a tutti i livelli, più formazione e informazione. L’inclusione parte anche, anzi soprattutto, dalla conoscenza.

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