Reggio, Eroi: “E’ ora che i moderati propongano un loro candidato a sindaco”

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Siamo ormai giunti ai mesi finali del commissariamento, quanto mai lungo e contestato, del Comune di Reggio Calabria, che diventerà dunque una delle 10 Città Metropolitane italiane, con innegabili ripercussioni positive per tutta la cittadinanza. Eppure, solo gli amici del Partito Democratico hanno messo in campo le migliori figure per puntare al futuro sindaco della grande Città Metropolitana dello Stretto. Un professionista come il dott. Enzo Amodeo stimatissimo cardiologo, un giovane di ottima famiglia Giuseppe Falcomatà e un caro e stimato collega e amico Mimmo Battaglia. Se non fossi schierato a destra e di Forza Italia sarei il cittadino più felice di questo mondo. Anche i movimenti hanno i loro riferimenti come l’ex consigliere ed amico Paolo Ferrara di Liberi di Ricominciare, il presidente dell’associazione Ethos e mio caro segretario circoscrizionale Nino Musarella. Tutte ottime persone che lasciano ben sperare per il futuro, ma nel centro destra nulla si muove. Circa un mese fa sono stato richiamato da “politici illuminati” per aver proposto Alessandro Nicolò ( vice presidente del Consiglio Regionale), Peppe Raffa o Eduardo Lamberti Castronuovo a guidare una coalizione moderata che riunisse le forze del centro destra reggino, ma si continua a fare melina in attesa di capire quando e come si voterà alla regione. Con tutto il massimo rispetto, ma mi sento di rompere gli indugi perché stiamo facendo inorridire i cittadini che attendono risposte e una sana gestione del territorio. Qualcuno (un migliaio circa di utenti) si è accorto stamani delle cartelle pazze della Reges sull’acqua, sui rifiuti, sull’occupazione del suolo che è schizzata a livelli di Saint Tropez. Ripeto quindi la mia disponibilità a candidarmi in tutte le competizioni elettorali, compresa quella del mio condominio, a patto che si inizi da subito a parlare di programmi e di persone che possano realizzarli. Lo dico, in primis, al coordinatore provinciale del mio partito, atteso che non esiste quello cittadino e poi a tutte le forze politiche dell’arco costituzionale, ho già interessato i Commissari Straordinari con una lettera indirizzata a loro, al prefetto di Reggio Calabria e al Ministro Alfano di organizzare il territorio del Comune Metropolitano di Reggio Calabria in cinque Municipi, così come previsto dalla legge di eliminazione delle Province e di Istituzione della Città Metropolitane legge 07/04/2014 n. 56. Il testo definitivo approvato in G.U. n. 81 del 07/04/2014 nell’art. 22, infatti, recita testualmente: “E’ inoltre condizione necessaria, affinchè si possa far luogo a elezione del sindaco e del consiglio metropolitano a suffragio universale, che entro la data di indizione delle elezioni si sia proceduto ad articolare il territorio del comune capoluogo in piu’ comuni. A tal fine il comune capoluogo deve proporre la predetta articolazione territoriale, con deliberazione del consiglio comunale, adottata secondo la procedura prevista dall’articolo 6, comma 4, del testo unico.” Qualora non venisse recepita, così come prevista dalla normativa vigente, inizierò da lunedì 30 Giugno una raccolta di firme ai sensi dello statuto del Comune di Reggio Calabria per proporre l’organizzazione del territorio comunale in cinque circoscrizioni omogenee per consentire una maggiore rappresentanza dal basso e una migliore conoscenza delle problematiche del territorio. Atteso che i grandi soloni della politica stanno “da sempre” alla finestra propongo alle associazioni ed ai cittadini che ci tengono al futuro della nostra città di contattarmi per email ed aiutarmi nella costruzione della Città Metropolitana. Oltre un anno fa avevo chiesto agli organi previsti la riunione della conferenza per la redazione dello Statuto, ma nessuno mi ha ascoltato. Ora tantissimi sindaci della locride, sfido chiunque a smentirmi, chiedono di non far parte della Città Metropolitana di Reggio Calabria e di costituire una unione di comuni o aderire alla Provincia di Catanzaro. Bisogna agire e lo faremo, anche in disaccordo con i partiti, prima dell’indizione dei comizi elettorali. Ritengo che chi non fa nulla non sbaglia, ma chi resta immobile “è morto”. Per questo quando andremo a votare a ottobre dovremo scegliere anche i nostri rappresentanti nei municipi che diventeranno il motore della rinascita di Reggio Calabria che sembra ormai lo spettro di se stessa, dilaniata dalla fame, dalla disoccupazione e dalle tasse e balzelli che invece di consentire lo sviluppo delle attività funzionano da freno di stazionamento. Sentite l’ultima delle novità: una tassa fissa di 30,00 euro in aggiunta al canone “salato” dell’acqua per le famiglie, una di 50,00 per i non residenti, una di 70,00 per i commercianti e di 100,00 per i poveri artigiani. Ditemi voi se questo è il modo di amministrare un comune e se dobbiamo rimanere ancora immobili.

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