Mons. Morosini e il Pallio concesso da Papa Francesco: domani un evento memorabile

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papa e morosiniUn evento memorabile segnerà il corso del mese di giugno per la Chiesa reggina e calabrese. Domani Papa Francesco imporrà il Pallio, paramento liturgico segno di comunione con Pietro, a Mons. Giuseppe Fiorini Morosini, Arcivescovo Metropolita di Reggio Calabria – Bova. La consegna avverrà durante la Celebrazione Eucaristica dei Santi Pietro e Paolo che si svolgerà alle ore 9.30 a San Pietro.

È tradizione, infatti, che i neo Arcivescovi Metropoliti ricevano il caratteristico paramento liturgico proprio nella Solennità dei due Apostoli, Pietro e Paolo, che più di altri hanno curato la comunione e l’evangelizzazione delle primissime comunità cristiane.

Il pallio (derivato dal latino pallium, mantello di lana) è costituito da una striscia di stoffa di lana bianca avvolta sulle spalle. Rappresenta – per la sua forma e materiali – l’agnello portato sulle spalle, come simbolo del vescovo in quanto Buon Pastore (le due strisce terminali di seta nera simboleggiano gli zoccoli della pecora), e insieme l’agnello crocifisso per la salvezza dell’umanità perduta; questo spiega anche l’uso della lana e delle sei croci decorative trapassate con gli spilloni (simbolo dei tre chiodi della croce di Cristo).

Nel corso dei secoli il pallio è divenuto simbolo di un legame speciale con il Papa ed esprime inoltre la potestà che, in comunione con la Chiesa di Roma, il metropolita acquista di diritto nella propria giurisdizione: «Segno liturgico della comunione che unisce la Sede di Pietro e il suo Successore ai Metropoliti e, per loro tramite, agli altri Vescovi del mondo è il pallio…» (Benedetto XVI).

I due agnelli la cui lana è destinata, nell’anno successivo, alla fattura dei pallii, vengono allevati dai monaci trappisti dell’Abbazia delle Tre Fontane a Roma. Dal 1644 essi vengono benedetti dall’Abate Generale dei Canonici Regolari Lateranensi nella Basilia sulla Via Nomentana Complesso monumentale di Sant’Agnese fuori le mura nel giorno in cui si fa memoria della santa, il 21 gennaio e poi portati al Papa nel Palazzo Apostolico. Il pallio viene tessuto e cucito dalle suore di clausura del convento romano di Santa Cecilia in Trastevere.

I pallii così confezionati vengono conservati nella basilica di San Pietro a Roma, in una teca posta ai piedi dell’altare della confessione, vicinissima al luogo della sepoltura dell’apostolo Pietro.

La consegna ufficiale è collegata al giuramento di fedeltà al Papa e ai suoi successori da parte dei metropoliti. Il pallio può essere indossato solo durante l’episcopato in una sede metropolitana, se l’insignito viene trasferito ad altra sede metropolitana deve ricevere nuovamente il pallio dal Pontefice, se rinuncia al governo dell’arcidiocesi o l’arcidiocesi cessa di essere sede metropolitana, l’insignito perde la facoltà di indossare il pallio.

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