Messina, Palazzo Zanca. I venditori ambulanti contro giro di vite: “Le Forze dell’Ordine ci hanno danneggiato” [FOTO]

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palazzo zancaProtesta in corso a Palazzo Zanca: all’incirca una ventina di ambulanti di Minissale hanno organizzato stamane un sit-in di protesta al fine di confrontarsi con l’amministrazione comunale in merito alle recenti ispezioni che hanno portato a sequestri e multe. I protestanti sono irremovibili:  “se non ci ricevono oggi, salta tutto”, si sente dire; non per niente è stata rinviata anche una conferenza stampa indetta per stamattina in cui si sarebbe dovuto parlare della vicenda dell’ATM.

Il sindaco Accorinti in questo momento sta ascoltando le richieste degli ambulanti, i quali hanno più volte ribadito di sveltire l’iter per l’assegnazione degli stalli in nuove aree mercatali; richiesta a cui l’amministrazione e lo stesso Accorinti avevano comunque risposto dicendo innanzitutto di mettersi in regola. E sul punto nodale di “mettersi in regola”, si sta concentrando ancora il sindaco, che rivolgendosi ai venditori sta dicendo che “stiamo tentando di mettervi in regola e di non farvi arrivare più verbali”.

“Se ci spostiamo, perdiamo clienti” – stanno dichiarando in questi minuti i protestanti, ma Accorinti chiede loro di “ragionare insieme, perchè non si può avere tutto”. Presente all’incontro “improvvisato”, anche l’assessore al Commercio, Patrizia Panarello.

L’intento dell’amministrazione, come si sta rendendo noto, è quello di voler mappare il territorio per capire dove possono e vogliono essere collocati i venditori ambulanti. Il sindaco, proprio per questo, riconosce le esigenze dei lavoratori, ma chiede a tutti legalità. In merito a ciò, gli abusivi contestano il fatto che “a loro venga richiesta la licenza e agli extracomunitari invece no”.

“Verso di me hanno eseguito i sequestri, le Forze dell’Ordine mi hanno danneggiato. Così non andiamo avanti, dobbiamo mangiare”, dichiara un ambulante di fronte ad Accorinti. Il sindaco replica: “Siamo arrivati da un anno, se vi chiediamo di mettervi in regola è per voi”.

Richieste, risposte, che stanno comunque evidenziando una spaccatura fra gli stessi ambulanti, fra chi lamenta gli abusi della Polizia ed è pronto a salire sulle barricate, e chi invece non esclude di accettare un trasferimento.

“La responsabilità non è mia se gli altri sindaci non vi hanno concesso di lavorare nel rispetto delle norme”, continua a dire Accorinti fra le voci e le urla degli ambulanti contro il recente giro di vite.

In merito alle parole del sindaco, il rappresentante degli stessi ambulanti cerca di fare una sintesi: “abbiamo tutti lo stesso obiettivo”. Accorinti promette: “faremo il più presto possibile”.

La richiesta presentata dal rappresentante si rifà essenzialmente ad un minimo di tolleranza che le Forze dell’Ordine dovrebbero dimostrare nei loro confronti.

“Diamo tutti un segno di civiltà, cambiamo la vostra storia e la storia di tutti”, esclama Accorinti, che ascolta anche quanto dichiarato dall’assessore Panarello: “Gli ambulanti non vogliono spostarsi da dove sono – dice – anche se regolarizzano la loro posizione. Lamentano una perdita di clienti. Siamo rimasti d’accordo sul raccogliere le generalità – chiosa l’assessore – e intanto cercheremo la soluzione più consona”.

Un confronto piuttosto forte quello che ha “acceso” Palazzo Zanca, da cui solo adesso gli ambulanti stanno uscendo.  Ora, posto per posto, codice della strada alla mano, verrà vista la posizione di ognuno di loro.

“Anche solo iniziare questo processo – ci ha dichiarato in prima persona il sindaco di Messina, Accorinti, una volta terminato l’incontro nel corso del quale si è trovato di fronte ad alcuni suoi ex alunni, facenti parte del gruppo dei protestanti – registrare una loro disponibilità, è un cambio epocale in direzione della legalità. È una questione di civiltà” .

Di seguito le foto di Giuseppe Lombardo:

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