Incredibile a Messina, distrutta per sbaglio a picconate la statua di San Paolo al Duomo? Cos’è successo ieri sera?

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10414925_10203807050637521_9153106394440738889_nCos’è successo ieri sera a Messina, durante la processione della Madonna della Lettera? Perché la Santa Patrona ha dovuto ritardare il rientro al Duomo? I dubbi attorno alle circostanze che hanno dilatato i tempi della manifestazione religiosa sono tanti. Le certezze, invece, risultano essere di meno. Una su tutte è inoppugnabile: il danno c’è.

La colonnina alla destra del portone principale della Cattedrale, quella raffigurante San Paolo e risalente addirittura al 1518, è stata oggetto di un intervento di manutenzione da parte dei Vigili del Fuoco. I pompieri, nella fattispecie, sarebbero stati sollecitati ad un intervento diretto per via della segnalazione di alcuni fedeli presenti alla funzione religiosa. Questi, uscendo dalla Chiesa, avrebbero notato delle crepe lungo la suddetta colonnina, indicando uno sbriciolamento della struttura nella parte antistante l’ingresso.

10169277_10203807048517468_2985804571549213151_nI vigili del fuoco, di conseguenza, avrebbero atteso il momento propizio per operare, “mettendo in sicurezza” la struttura e rimuovendo la parte pericolante destinata a cedere da un momento all’altro. Tuttavia alcuni testimoni presenti in loco hanno fortemente ridimensionato l’entità del pericolo, evidenziando come non vi fossero –  al momento dell’intervento dei Vigili – segni tangibili di un crollo repentino, e denunziando, anzi, una certa incuria nell’operato degli uomini del 115. “Non c’era niente. Stavano sistemando la parte di sopra e gli è scappata la mano, questa è la verità” afferma a denti stretti P.T. Di più: “E’ un fatto inaudito: l’hanno presa proprio a picconate!”, rincara A.L.

Di là dalle illazioni, francamente ci rifiutiamo di credere che persone preparate, consce del servizio che rendono alla città, possano aver leso in qualunque modo l’integrità di un monumento di così ampio rilievo architettonico. Se un intervento c’è stato, siamo certi che esso sia stato “proporzionato” al danno eventuale che la cittadinanza avrebbe potuto patire nelle ipotesi peggiori. Cionondimeno, un intervento chiarificatore del corpo stesso, della soprintendenza o della Curia sarebbe auspicabile, fosse anche solo per censurare le eventuali diffamazioni.

(foto tratte dai social-network)

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