Arena a Locri per il seminario: “Fondi Jeremie: Opportunità di crescita e sviluppo d’impresa nel sistema regionale”

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imagesL’assessore alle Attività Produttive Demetrio Arena – informa una nota dell’ufficio stampa della Giunta – ha incontrato a Locri imprenditori e commercialisti dell’area jonica della provincia reggina nel corso del seminario tecnico dal titolo: “Fondi Jeremie: Opportunità di crescita e sviluppo d’impresa nel sistema regionale.
“Non siamo soddisfatti – ha affermato l’Assessore Arena – del lavoro fin qui svolto e dei risultati ottenuti nella gestione dei fondi Jeremie da parte delle banche intermediarie. Questo strumento, che dovrebbe mettere a disposizione delle imprese risorse per 100 milioni di euro entro il 31 dicembre 2015, è di particolare importanza perché in grado di finanziare non solo gli investimenti ma anche il capitale circolante. Le procedure rigide e farraginose regole comunitarie previste dall’Unione Europea di certo non favoriscono l’utilizzo di tale fondo, ma è fondamentale che le banche tornino a sostenere l’economia reale. Se fino a qualche anno fa – ha proseguito l’Assessore Arena – il venir meno di un’impresa era un caso eccezionale, oggi invece si corre il rischio che salti l’intero sistema e, conseguentemente, anche quello bancario che ultimamente si è concentrato soprattutto sulla finanza ed è giunto quasi al tracollo, per cui occorre un immediato cambio di passo”.
A margine del seminario, si è riunito il Comitato d’investimento Jeremie alla presenza dei rappresentanti del FEI (Fondo Europeo per gli Investimenti), del Comitato d’investimento della Regione e dei rappresentanti del Banco di Napoli. Nel corso della riunione è emerso che il Banco di Napoli ad oggi si trova in posizione di stand by rispetto ai propri obblighi contrattuali. L’Assessore Arena ha rilevato che, considerato il prestigio dell’istituto e l’importanza del portafoglio clienti, probabilmente lo stesso non ha interesse a portare avanti il progetto Jeremie e, di conseguenza, ha chiesto un incontro in tempi brevissimi con la direzione dell’istituto bancario al fine di verificare se sussistono le condizioni per poter proseguire il rapporto, secondo quanto previsto dalla convenzioni. Preso atto che lo stesso Banco di Napoli ha chiesto una proroga fino al 30 settembre, per raggiungere gli obiettivi previsti originariamente dall’accordo al 31 luglio (13 milioni di erogazione), sia i rappresentanti della Regione che quelli del Fei hanno convenuto che la decisione ultima dipenderà dall’esito di detto incontro, ribadendo la necessità che il Banco di Napoli elabori un piano d’intervento credibile che preveda report settimanali per poter verificare e monitorare l’attività.

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