Agenzia dei beni confiscati, Rosy Bindi insiste: “va spostata da Reggio a Roma”

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L’agenzia dei beni confiscati deve essere spostata a Roma, all’interno della Presidenza del Consiglio dei Ministri e non piu’ del ministero dell’Interno”. Lo ha detto Rosy Bindi, presidente della commissione parlamentare antimafia, intervenuta alla tavola rotonda dal tema “Il codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione tra presente e futuro”, organizzato dalle Universita’ “Mediterranea” e “Dante Alighieri” di Reggio Calabria nell’ambito del master universitario per amministratori dei beni confiscati.  “A Reggio Calabria puo’ restare una struttura dell’Agenzia – ha proseguito Bindi – senza altri uffici se non all’interno di alcune Prefettura, ma la testa dell’Agenzia dei beni confiscati dev’essere a Roma sotto la presidenza del Consiglio dei Ministri, perche’ solo da li’ puo’ interagire con tutti i vari ministeri che si rendono necessari per amministrare tutta la mole di attivita’ che vengono sottratte alla criminalita’ organizzata”. Bindi ha auspicato una riforma dell’Agenzia, che da marzo e’ senza direttore. “Adesso venga nominato al piu’ presto un commissario, e si inizi a discutere sulla riforma, solo dopo – ha concluso sul punto la Bindi – potremo nominare il nuovo direttore della nuova agenzia”. La Bindi, inoltre, al termine del suo intervento ha auspicato la redazione di un testo unico di leggi antimafia

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