“L’Unci pesca Calabria infatti – continua – ha svolto, per conto del Comune di Reggio Calabria, il servizio di progettazione, implementazione, coordinamento, monitoraggio e valutazione del progetto relativo alla misura 3.3 del FEP 2007-2013, che prevedeva quanto si è realizzato in questi mesi sulla struttura presente nel porto, senza che mai le fosse corrisposto neanche un euro per il lavoro svolto e riconosciuto regolarmente da apposite delibere comunali.
Progetto che l’Unci Calabria divisione pesca aveva ideato e poi concretizzato pensando e considerando come primo riferimento in termini di benefici, non solo l’ottanta per cento dei pescatori di Reggio Calabria che l’Unci Pesca rappresenta, ma l’intero settore della pesca della nostra Provincia che sta soffrendo e annaspando in un periodo di crisi che non sembra voler passare.
Il finanziamento europeo doveva servire a questo. Ad aiutare un comparto in difficoltà, consentendo ai pescatori di poter contare su una struttura riqualificata, ristrutturata e finalmente utile alla vendita del pescato dei nostri mari.
Probabilmente al dipartimento di Politiche comunitarie del comune di Reggio Calabria è piaciuta così tanto l’idea progettuale da farla propria, dimenticando così che è stata l’Unci Calabria a ideare, progettare, realizzare il piano di finanziamento grazie al quale sono stati ottenuti i fondi. E adesso che sono passati i mesi, dopo che la regione più volte è venuta incontro alla lentezza dello stesso ufficio, dopo che più volte prima di giungere al contenzioso, l’Unci Calabria ha cercato una via bonaria da percorrere con il settore preposto del comune, non resta altro che far conoscere quanto successo alla cittadinanza tutta che di certo non si stupirà dell’ennesimo scandalo comunale, ma che purtroppo sarà, una volta di più, delusa e stanca nel constatare che certe cose a Reggio Calabria non cambiano mai. E che quello che blocca la crescita della nostra città, al pari o quasi di altri fenomeni negativi che da sempre incombono, è anche la burocrazia mal amministrata da parte di alcuni settori dell’amministrazione pubblica o anche talvolta, soltanto da qualche dirigente.
I vertici dell’Unci pesca – si legge in conclusione del comunicato – comunque delusi del comportamento del comune metteranno in campo tutte le azioni legali per non veder vanificati tutti gli sforzi fatti, con la consapevolezza che comunque andranno le cose rimarrà una struttura utile alla nostra città”.