Terme Vigliatore (Me): sequestrati bovini senza codice identificativo. Denunciato proprietario

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In data 03 maggio 2014, gli uomini del Corpo Forestale Regione Siciliana di stanza al Distaccamento Forestale di Barcellona P.G. con il coordinamento dell’ Ispettorato Ripartimentale delle Foreste di Messina, nel corso di un ordinario controllo degli animali già sottoposti a sequestro giudiziario in data 19 luglio 2013 e custoditi nella stalla dell’Azienda Zootecnica sita in località “Stretto Mulino” S. Biagio del comune di Terme Vigliatore, sono stati rinvenuti, oltre agli animali in sequestro (n. 4), n. 31 animali bovini di età diversa privi di codice identificativo auricolare.

Al momento del controllo nella stalla, intento a custodire gli animali, vi era il Sig. I. G. anni 57 di San Vito sullo Ionio (CZ) ma residente a Terme Vigliatore (ME). L’ I. G. avvisava telefonicamente il proprietario Sig. G. G. A. anni 61 di Castroreale (ME) ma residente a Terme Vigliatore (ME) che giungeva sul luogo alle ore 10,00 circa. La P.G. procedente avvisava il medico veterinario di turno dell’A.S.P. Messina 5, che informato della circostanza si portava sul posto con a seguito i marchi auricolari, i boli e l’attrezzatura necessaria per applicare i codici identificativi agli animali privi di identificazione. Il titolare della stalla, Sig. G. G. A., non era in grado di esibire alcuna documentazione comprovante la provenienza dei 31 animali bovini non identificati e spontaneamente riferiva che detti animali erano stati comprati a Scordia da certo sig. M. e trasportati nella stalla di Terme Vigliatore, con proprio mezzo, senza alcuna documentazione al seguito.

Il medico veterinario intervenuto, con la collaborazione del sig. G. G. A., del sig. I. G. e della P.G. procedente, applicava i boli endoruminali (trasponderp) e i marchi auricolari. Non avendo il G. G. A. provato la legittima detenzione di detti animali gli stessi venivano sottoposti a sequestro giudiziario, e lo stesso “per il momento” veniva denunciato a piede libero con l’ipotesi del reato di ricettazione (art. 648 C.p.) di animali di possibile provenienza furtiva. Gli animali sequestrati venivano affidati in custodia giudiziaria al G. G. A. che li custodisce nella stalla di C.da Stretto Mulino/S. Biagio di Terme Vigliatore. Dalla verifica del registro di stalla dell’azienda zootecnica, mediante la consultazione della banca dati dell’Anagrafe Zootecnica Nazionale, si evince la presenza di n. 17 capi dei quali n. 2 già macellati e in attesa di perfezionamento amministrativo, mentre per n. 15 non rinvenuti nella stalla il G. G. A. al momento non era in grado di esibire alcun atto circa la destinazione finale degli stessi.

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