“Alfano e Quagliarello, ne sono certo, sono i mandanti e i fratelli Gentili gli esecutori dell’assassinio politico di Giuseppe Scopelliti” scrive Meduri.
“Azzoppato da una discutibile sentenza della magistratura militante reggina e’ stato spinto nel burrone da coloro che hanno vissuto in questi anni di luce riflessa. A Catanzaro hanno fatto quel che sanno fare: parlando con rispetto….i catanzaresi invidiosi sempre dei reggini rei di abitare in una città vera e non in un “borgo”. Quello che più’ mi fa rabbia è il comportamento immemore della gran parte dei reggini, soprattutto di coloro che nel 2010, nelle elezioni regionali gli diedero oltre il 70% dei voti. Cosa è cambiato da allora? Si, sono cambiate in peggio le condizioni della città disamministrata dai Commissari che ci hanno gravati di tasse, senza darci adeguati servizi in nome di un dissesto che la Corte dei Conti a Sezioni Riunite ha detto non sussistere. L’unica vera colpa di Scopelliti – conclude Meduri – è stata quella di avere scelto dei collaboratori che hanno dimostrato, spesso, di essere incapaci o/e infedeli, e di avere scelto di militare in un partito che non lo meritava“. Una considerazione, quest’ultima, che in tanti nell’entourage dell’ex Governatore ed ex Sindaco stanno condividendo in queste ore, lasciando immaginare un futuro non certo idilliaco nei rapporti tra Scopelliti e il Nuovo Centro/Destra…