Scajola, Matacena, Chiara Rizzo e quell’associazione segreta collegata alla ‘ndrangheta…

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ScajolaIdentificare tutti coloro, alcuni “collegati anche ad apparati istituzionali” che ruotavano attorno a Claudio Scajola, ad Amedeo Matacena e alla moglie di quest’ultimo, Chiara Rizzo, e che, secondo l’accusa, facevano parte di quell’associazione segreta collegata alla ‘ndrangheta che ha operato per proteggere lo stesso Matacena, “uno dei piu’ potenti ed influenti concorrenti esterni della ‘ndrangheta reggina“.

Arresto ScajolaE’ uno dei principali obiettivi dei magistrati della Dda di Reggio Calabria e degli investigatori della Dia. Un lavoro di identificazione per il quale potrebbero rivelarsi utilissime le migliaia di carte sequestrate e che erano nella disponibilita’ di Scajola. Un materiale definito “molto interessante” ma che ancora non e’ stato trasmesso a Reggio Calabria dove arrivera’ solo tra qualche giorno. In piu’ passaggi dell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Reggio nei confronti di Scajola ed altre persone si fa riferimento al concorso di “ulteriori persone in corso di compiuta identificazione“. E lo stesso avviene nel decreto di perquisizione dove, per gli indagati, viene ipotizzato il reato di concorso esterno in associazione mafiosa. Per la Dda, gli indagati erano divenuti il “terminale di un complesso sistema criminale, in gran parte di natura occulta” che era destinato, tra l’altro, ad acquisire e gestire informazioni riservate, fornite, appunto, “da numerosi soggetti in corso di individuazione collegati anche ad apparati istituzionali e canalizzate a favore degli altri componenti della ramificata organizzazione“.

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