“I reggini dal centro sino alle periferie anche le più lontane meritano molto di più – prosegue la nota -, nel caso specifico non è possibile che dopo 20 minuti di pioggia un tratto di lungomare diventi una vasca per natanti come è successo a Catona venerdì mattina, è proprio il lungomare di Catona ad attirare le nostre riflessioni, oltre il ristagno d’acqua manca il diserbo e molte grate sul margine della carreggiata sono assenti con rischi altissimi per i ciclisti ed i motocicli specie nelle ore notturne essendo le grate stesse mancanti ormai nascoste dalla vegetazione che cresce indisturbata le segnalazioni telefoniche fatte molti mesi addietro sembra siano state vane,siamo alle porte della stagione estiva e ci si ritrova ancora la sabbia portata dalle mareggiate invernali sulla sede stradale, sede stradale che inoltre si presenta dissestata con segnaletica orizzontale quasi completamente cancellata.. …..l’imperativo è quindi credere nel cambiamento un cambiamento che coinvolgerà le periferie come il centro storico, Reggio deve presentarsi in giacca e cravatta non è ammissibile che un capoluogo di provincia immerso nel mediterraneo si mostri agli occhi dei suoi cittadini e dei turisti in questo modo!!!”, conclude la nota del movimento.
Reggio, “Liberi di ricominciare”: “disagi in periferia, parliamo di Catona”
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