Reggio, il paradosso scandaloso degli incarichi “Alte Professionalità” del Comune

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Mentre la città cade a pezzi, tutti piangono miseria e il Comune è commissariato da ormai quasi due anni (ma di fatto da più di tre, prendendo come riferimento il giorno dell’arrivo della Commissione d’Accesso), a Reggio Calabria c’è invece chi i soldi li trova (eccome) quando si tratta di aumentarsi il proprio stipendio con logiche che esulano dai criteri meritocratici che dovrebbero essere alla base di ogni valutazione.

Si tratta nel caso specifico della burocrazia comunale, quella “macchina” della pubblica amministrazione che in Italia in generale continua a godere di privilegi assolutamente indisturbati.

E’ andato in porto nei giorni scorsi, infatti, il famoso bando sulle “Alte Professionalità” del Comune di Reggio Calabria: sul sito istituzionale, infatti, troviamo online i primi contratti dei conferimenti per gli incarichi con i relativi importi annuali singoli.

Si tratta di centinaia di migliaia di euro spartiti tra pochi. Quegli stessi che invece, da anni predicano alla città che “non ci sono soldi“. “Non ci sono soldi” per asfaltare le strade, “non ci sono soldi” per garantire l’erogazione dell’acqua, “non ci sono soldi” per gli asili nido, “non ci sono soldi” per gli autobus, “non ci sono soldi” per gli insegnanti di sostegno, “non ci sono soldinonostante negli ultimi anni al Comune di Reggio siano arrivati 630 milioni di euro, finanziamento senza precedenti nella storia (630 MILIONI DI EURO).

Un paradosso scandaloso soprattutto per quanto riguarda il ramo dell’Avvocatura Civica, dove tutte e 13 le figure professionali (gli avvocati del comune) hanno ricevuto la promozione ad “Alte Professionalità”, con una spesa per l’ente di 234 mila euro solo per il biennio 2014/2015. Paradossale se si considera che nel 2013 da poco conclusosi, la stessa Avvocatura Civica ha affidato incarichi ad avvocati esterni per un importo complessivo a 113 mila e 473 euro (da febbraio a dicembre 2013, qui i dati). Insomma, queste “Alte Professionalità” non sembrano così professionali e neanche così “Alte” da giustificare un (auto)premio di questo livello. Eppure sul sito del Comune sono già online i singoli contratti per tutti e 13.

Un’anomalia tutta reggina: negli altri comuni italiani, gli incarichi di “Alte Professionalità” conferite agli Avvocati interni dell’Ente sono uno o al massimo due (ad esempio, a Monza sono due, oppure a Prato che è un Comune più grande e popoloso di Reggio, neanche uno. Anche a Modena, che ha gli stessi abitanti di Reggio, neanche uno).

Questa la ripartizione dei fondi come illustrato nel bando pubblicati dai Commissari lo scorso autunno: “Staff agli organi di governo” (27 mila euro lordi); “Relazioni estreme e partecipazione” (27 mila euro lordi); “Gestione del Servizio Idrico Integrato (27 mila euro); “Sistema controlli interni” (27 mila euro); “Gestione della Governance e dell’organizzazione interna” (27 mila euro); “Avvocati Comunali” (18 mila euro); “Gestione del piano anticorruzione e trasparenza” (18 mila euro); “Datori di lavoro ed esperto tecnico in procedimenti giudiziario” (18 mila euro); “Energy Manager” (18 mila euro); “Gestione del Personale, Relazioni Sindacali e Contenzioso Del Lavoro” (13 mila euro); “Supporto giuridico-legale alle attività del Settore Servizi Tecnici” (13 mila euro); “Gestione Fiscale Diretta” ( 12 mila euro); “Gestione Fiscale Indiretta” (12 mila euro).

Sarebbe interessante capire cosa ne pensa il prefetto Gaetano Chiusolo che da più di 7 mesi guida la Commissione Straordinaria al posto di Vincenzo Panico, il primo Commissario che dopo l’esperienza a Palazzo San Giorgio ha fatto carriera nei palazzi romani della pubblica amministrazione.

Eppure ci avevano raccontato che questi “alti burocrati” erano stati mandati a Reggio per risolvere i problemi della città, debellare la ‘ndrangheta e ripristinare meritocrazia e funzionalità…

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