“Quello che vogliamo evidenziare – esordisce D’Ascola – è che noi abbiamo l’interesse che Reggio si evolva perché siamo prima di tutto reggini; la sentenza della Corte dei Conti, per cui è stato evitato il dissesto del comune, può essere un buon presupposto per far si che ciò avvenga”.
Pienamente ottimisti, sia grazie alla tanto agognata sentenza, sia per il futuro della città, i Senatori quest’oggi non hanno mancato, allo stesso tempo , di ricordare la difficoltà finanziaria in cui versano gli enti locali, che non costituisce, però, “un’eccezione per quel che riguarda il quadro nazionale degli enti territoriali”.
In riferimento, invece, al tanto famigerato buco nel bilancio, Bilardi risponde alle domande dei giornalisti a riguardo dicendo che “intanto è fondamentale aver evitato il dissesto e sottolineare che in questi anni la città di Reggio non ha passato solo momenti bui, ma ha anche avuto uno sviluppo riconosciuto a livello nazionale. Il buco – continua il Senatore Giovanni Bilardi – non è stato dovuto solo ad uno sperpero di denaro; parliamo sempre di questo argomento, senza, però, voltarci mai indietro per vedere che cosa è stato fatto di buono per la città. Quando si parla di dissesto- tuona Bilardi – ci si riferisce ad un male per l’intera comunità e non agli schieramenti politici. Sarebbe opportuno, ad oggi, sederci tutti ad un tavolo e vedere come far veicolare i soldi che già ci sono per far rinascere Reggio”.
È a questo punto del discorso che un riferimento alla controparte politica attira l’attenzione di tutti i presenti, un riferimento che “denuncia” l’atteggiamento del PD in questi anni, di favorire il dissesto, “ma proprio a causa di questo dissesto – afferma Caridi – non venivano pagati i lavoratori di molte aziende”.
POLEMICA COMMISSARIAMENTO – “Con i commissari – aggiunge Caridi – abbiamo sempre voluto un dialogo. Oggi abbiamo un dato certo, ossia l’evitato dissesto, ma ancora si dovrebbe fare il punto sulla situazione su alcuni finanziamenti regionali indirizzati al Comune e ancora non portati avanti in nessun modo. Con i commissari – continua – dobbiamo dialogare noi che conosciamo la città”.
Sull’argomento riguardante il commissariamento del comune, vuole dire la sua anche Nico D’Ascola, specificando che “da parte nostra, si è sempre criticato il commissariamento e non i singoli. Ai commissari abbiamo rimproverato la gestione burocratica e non politica, ossia di intermediazione tra cittadino e potere, pur riconoscendo le note doti funzionali di quello che è pur sempre un organo statale, che non deve dare conto ad un elettorato. Proprio perché ognuno ha le proprie competenze – conclude D’Ascola – in riguardo ai problemi particolari della comunità, noi come politici non possiamo interferire sulle decisioni dei commissari, ma solo evidenziare le varie problematiche; intervenire sarebbe un’ingerenza nella loro attività amministrativa”.
Il quadro emerso quest’oggi, e che i Senatori calabresi del Nuovo Centro Destra hanno tenuto a comunicare, è che il comune di Reggio è senza dubbio in condizione di deficit, ma come valutato in primis dai magistrati contabili della Corte di Conti, è un deficit risanabile.
Come ha detto D’Ascola, riferendosi anche ad una recente dichiarazione di Renzi: “Scommettere contro e fare i gufi ricade solo ed esclusivamente sulla comunità”.