Progetti ambiziosi per l’A3 Salerno-Reggio Calabria: un villaggio ecosostenibile e il Solar Wind [FOTO]

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E se uno dei cavalcavia dismessi dell’autostrada A3 Salerno Reggio Calabria diventasse un villaggio verticale? E’ l’originale idea dello studio dell’agenzia francese Oxo Architects, su cui hanno lavorato Manal Rachdi,  Samuel Nageotte, Philippe Rizzotti e Tanguy Vermet.

Tutto ebbe inizio quattro anni fa, quando il governo decise di costruire in un tratto dell’A3 fuori uso una nuova strada principale. Fu quindi indetto un concorso di progettazione per capire come utilizzare la vecchia infrastruttura, specialmente per la parte che riguarda i viadotti in cemento. L’idea che nasce è quella della abitazioni, che verrebbero inserite nella struttura del ponte esistente senza trasformarla. Appartamenti, uffici, negozi, e perché no, scuole, raggiungibili dall’alto, mediante l’uso di ascensori. L’alimentazione energetica rientrerebbe in un quadro ecosostenibile, servendosi di un impianto fotovoltaico da 5 MW, di un sistema geotermico e geoidrico, in grado di garantire acqua calda.

Secondo quanto si apprende dalla pagina ufficiale del progetto il viadotto di Favazzina sarebbe in grado di ospitare 240 abitazioni, ma l’insieme dei ponti ne potrebbe ospitare ben 2.500. Unico punto interrogativo: la disponibilità di investimenti, che ammonterebbero a circa 22 milioni di euro. E su questo aspetto potrebbe intervenire l’Europa e le istituzioni del paese, secondo gli ideatori del progetto ecosostenibile. E poi bisognerebbe trovare qualcuno che creda veramente in questa idea e che ci investa del denaro.

Tra gli obiettivi di questo ambizioso progetto c’è anche quello di promuovere lo sviluppo dell’economia locale, senza contare le bellezze panoramiche che si potrebbero ammirare da ogni parte del villaggio verticale. Potrebbe trattarsi di una rivoluzione per un’autostrada come l’A3, sulla quale i lavori vanno avanti da tantissimi anni.

In particolare, dunque, la parte superiore del ponte sarà costituita da un passaggio pedonale, con un’apposita sezione per le auto. E poi, come già anticipato, un sistema di ascensori condurrebbe alle abitazioni e a quant’altro troverebbe spazio nella struttura. Costruzioni che, lo ribadiamo, sarebbero autosufficienti sia per l’elettricità che per il calore, oltre che dotati di un sistema di recupero per le acque piovane.

Il progettista Rachdi è già famoso per aver trasformato una metro parigina abbandonata in una piscina. Chissà che tra qualche anno non possa realizzarsi questo ambizioso progetto per l’A3.

Un’autostrada che non smette di suscitare interesse. 

Sempre la Salerno – Reggio Calabria, infatti, è al centro di uno studio di architettura di Roma. Si tratta del progetto Solar Wind, firmato dagli architetti della Coffice, che intende conciliare energie rinnovabili, fruizione del paesaggio ed elementi di turismo sostenibile, ideato da Francesco Colarossi e Giovanna e Luisa Saracino, che si sono guadagnati la seconda posizione (l’idea vincente è infatti quella francese sopra enunciata) – e un premio di 7.500 euro – al concorso “Parco solare Sud – L’autostrada del sole”, bandito online dalla Regione Calabria. Turbine eoliche disposte tra un pilone e l’altro si affiancherebbero, secondo il progetto, alle Solar Road, ovvero tratti stradali rivestiti da un manto fotovoltaico. Un modello in sperimentazione anche in altre parti del mondo. Le aree adiacenti alle carreggiate verrebbero dunque trasformate in zone pedonali, arricchite da alberi, serre dedicate all’agricoltura biologica, in cui i prodotti coltivati potrebbero essere venduti sul posto. Tale studio riguarderebbe il tratto compreso tra Scilla e Bagnara, per circa 10 km.

In basso alcune immagini dei due progetti. Quelle relative al villaggio verticale sono consultabili sul sito Oxo

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