‘Ndrangheta, processo alla cosca Pesce di Rosarno: 16 condanne

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1200585-tribunaleSedici persone sono state condannate e pene variabili dai 2 ai 18 anni nel processo contro gli esponenti della cosca della ‘ndrangheta dei Pesce di Rosarno. Durante la lettura della sentenza, emessa dai giudici di Palmi, si sono verificati momenti di tensione con alcuni parenti degli imputati che sono svenuti ed altri che urlavano. La condanna piu’ alta, 18 anni, e’ stata inflitta a Giuseppe Pesce, figlio del boss Antonino.  Ileana Bellocco, moglie di Giuseppe Pesce e figlia del boss Umberto, e’ stata condannata a 12 anni. Nella requisitoria il pubblico ministero della Dda di Reggio Calabria, Alessandra Cerreti, aveva chiesto sedici condanne a pene variabili dai 4 ai 27 anni. Il processo, che ha preso il via dopo le inchieste “Califfo” e “Califfo 2”, vede imputati gli affiliati della cosca della ‘ndrangheta dei Pesce che, con responsabilita’ e ruoli diversi, avrebbero favorito l’attivita’ illecita e la latitanza degli esponenti di vertice della famiglia di Rosarno. Le indagini iniziarono dopo il sequestro del “pizzino” con il quale Francesco Pesce, pochi giorni dopo il suo arresto, avvenuto nell’agosto del 2011, aveva cercato di far arrivare all’esterno del carcere di Palmi le disposizioni utili per la prosecuzione delle attivita’ della cosca anche dopo il suo arresto. Le indagini si sono avvalse anche delle dichiarazioni della collaboratrice di giustizia Giuseppina Pesce, figlia del boss Salvatore, che ha deciso di pentirsi e di svelare tutte le attivita’ illecite dei componenti della sua famiglia e del resto della cosca.

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