Metodo stamina: il Tribunale di Ragusa ordina le infusioni all’ospedale di Brescia su una bimba modicese di due anni

StrettoWeb

Il Tribunale di Ragusa, sezione Lavoro, ha intimato agli Ospedali Civili di Brescia di individuare entro 5 giorni un medico che possa infondere col metodo Stamina una bambina di 2 anni ed otto mesi di Modica, colpita dal morbo di Niemann Pick. “Cinque giorni di tempo per lanciare una ricerca a tappeto – i legge nella ordinanza- fra Ordini dei medici, strutture sanitarie pubbliche ed enti di ricerca e trovare camici bianchi disposti a praticare le infusioni secondo il metodo Stamina”. I genitori, C. e A. L., si fidano della cura di Davide Vannoni nonostante il mondo scientifico e medico l’abbia classificata come non valida: “Adesso abbiamo l’ordinanza, è possibile che non ci sia un medico che, con cuore, eviti a nostra figlia di morire? Il problema è che pressochè tutti i medici hanno fatto ricorso all’obiezione di coscienza sul metodo”. “Ci chiediamo: la vostra obiezione di coscienza, vi porterà a lavarvi la coscienza, condannando a morte nostra figlia?”, dicono i genitori. La bambina doveva sottoporsi ad una nuova infusione nel mese di novembre. Nonostante il pronunziamento dei giudici, il blocco dell’Aifa ha impedito che ciò avvenisse. “Dal 19 marzo -dice la coppia- nostra figlia sta malissimo. Ha iniziato a soffrire di violente crisi epilettiche, è già stata più volte ricoverata d’urgenza, prima a Ragusa e successivamente a Catania. Da qualche giorno abbiamo preferito riportarla a casa, ma la situazione -continuano i genitori- è drammatica. Oramai è costretta, 24 su 24 ore al giorno, all’ossigeno ed ha il sondino nasogastrico per alimentarsi. Quanto potrà vivere così?. Ci rivolgiamo a chi sta uccidendo, con estreme sofferenze, nostra figlia: un giorno, il più lontano possibile, non ci sarà più. Sarà quel giorno, ve lo promettiamo con tutta la nostra forza, il momento in cui faremo di tutto per consegnarvi alla galera. La state uccidendo ed a vederla soffrire, qui, ci siamo io e mia moglie, non voi”. In una vicenda analoga, ieri il Tribunale civile di Marsala (Trapani) aveva accolto il reclamo presentato dagli Spedali Civili di Brescia contro l’ordinanza del giudice Antonio Genna che lo scorso 15 aprile aveva disposto la ripresa dei trattamenti del metodo Stamina per un bambino marsalese di 2 anni, affetto da Sma, atrofia muscolare spinale. L’azienda ospedaliera aveva fatto ricorso contro la decisione del giudice e il Tribunale lo ha accolto, sicchè le cure non saranno più praticate.

Condividi