Lazzaro (RC), beni culturali: il referente ANCADIS Onlus al Ministro Franceschini: “Quale futuro per la nostra Magna Grecia?”

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“Nonostante il notevole decorso temporale nessuna comunicazione è pervenuta a quest’Associazione circa l’esito degli accertamenti richiesti dal Direttore Regionale dott. Francesco Prosperetti a seguito dell’interessamento del Signor Ministro pro tempore. Questo paese è abbandonato dalle Istituzioni, specialmente da quelle locali.  – Scrive al Ministro per i Beni e le Attività Culturali, On.le Dario Franceschini, Vincenzo CREA, referente unico dell’ANCADIC Onlus  Qui si torna indietro invece di andare avanti. Non possiamo sopportare che durante eventi pubblici o televisivi si afferma a gran voce che vi è la massima attenzione verso i problemi della Calabria e poi tutto passa nel dimenticatoio. Voglia Signor Ministro rivisitare la documentazione da me inviata e intervenire presso le competenti Istituzioni locali affinché si faccia ciò che ad oggi non è stato fatto ovvero si accelerino i tempi per valorizzare e rendere fruibili i beni culturali.

In riferimento al museo archeologico ‘antiquarium leucopetra’ di Lazzaro sembrerebbe che lo stesso sia stato completato, anche se mai reso fruibile al pubblico pur essendo completo di arredi ed importantissimi reperti archeologici, e recentemente chiuso poiché sarebbe sprovvisto del certificato di agibilità. Se effettivamente la struttura fosse mancante di tale provvedimento ciò sarebbe molto grave anche in considerazione che l’antiquarium è stato aperto al pubblico in occasione di alcuni eventi, tra cui per l’avvenimento della XXI giornata FAI di primavera che si è svolta nei giorni 23 e 26 marzo 2013 e ha registrato un alto e inaspettato numero di visitatori.

Gentile Signor Ministro come ben risulta dalle segnalazioni da me trasmesse al Suo spettabile Ministero, in merito all’ importante tematica in argomento sono state interessate le competenti Istituzioni Regionali, Provinciali e Comunale, ma purtroppo continuiamo ad assistere a un girare a vuoto di carte che certamente non lascia ben sperare. Auspichiamo che a giustificazione dell’apparente immobilismo degli Enti preposti, di non dover riascoltare il famoso ritornello dei tagli effettuati dal Governo nazionale o ai tempi lunghi che gli interventi richiederebbero. Tempi lunghi da queste parti vuol dire ‘Eternità’. Mi domando cosa sia stato fatto in oltre vent’anni dalla scoperta di due strutture di interesse storico databile ad epoca anteriore al 43 a.c. e di altri reperti venuti alla luce in data antecedente agli anni ’90, si vogliono lasciare ricoperti da terra e in mezzo alle sterpaglie e ai rifiuti? La nostra piccola frazione, negli ultimi anni, è stata oggetto di una serie di eventi che hanno recato un grave degrado ambientale e sociale: apertura di discariche legali e non, inquinamento da depuratori obsoleti, mancanza di manutenzione a tutti i livelli di strutture pubbliche di primaria importanza, erosione costiera e successivi lavori di protezione che hanno risolto solo in parte il grave danno, crisi e disoccupazione dilaganti, etc. etc.; una delle poche risorse che potrebbe contribuire a risollevare il destino del nostro territorio, potrebbe proprio essere la rivalutazione e fruizione per il pubblico dei numerosi beni archeologici  che ricadono nel nostro Comune (Castello di S.Niceto, antiquarium Leucopetra, Villa romana di Publio Valerio, etc.). Nulla altro offre, al momento, il nostro territorio, se si esclude il meraviglioso clima che accomuna tutto il sud Italia. Nessuna prospettiva di sviluppo si vede all’orizzonte, i giovani continuano a migrare verso altre città del nord Italia e d’Europa. Le amministrazioni Comunali si ‘trincerano’ continuamente ed inesorabilmente dietro la cronica ‘mancanza di fondi’ ed i ‘rimpalli’ di competenze con altri enti. Quale futuro quindi per la nostra amata ‘Magna Grecia?’

Ringrazio per l’attenzione che il Signor Ministro riserverà alla tematica da me rappresentata e nella fiduciosa attesa di notizie circa l’adozione di interventi concreti mi è gradita l’occasione per porgere  cordiali saluti”. 

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