Il PD reggino fa il punto su infrastrutture e trasporti insieme al Sottosegretario De Caro. Naccari Carlizzi: “i trasporti non possono fermarsi ad Eboli”

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Il Sottosegretario di Stato Umberto Del Basso De Caro, oggi a Reggio Calabria, presso la sede provinciale del PD, per discutere dello stato dei trasporti e delle infrastrutture in Calabria. L’appuntamento di oggi è stato pensato cavalcando l’onda dell’insoddisfazione per i risultati della ricerca dell’Istituto Tagliacarne sulla dotazione infrastrutturale delle Regioni e Province italiane. Secondo l’Istituto economico, la situazione in Calabria è drammatica, la nostra regione, infatti, si è posizionatasi al terzultimo posto.

L’impasse delle infrastrutture calabresi si manifesta ancora più gravemente se pensiamo che i parametri utilizzati dalla ricerca in esame tengono conto non solo della quantità, ma soprattutto la qualità di: strade, autostrade, ferrovie, acquedotti, biblioteche, scuole, strutture sanitarie, dotazioni telematiche.

Il Segretario della sezione reggina del Partito Democratico, Sebastiano Romeo ha introdotto l’intervento di De Caro, non senza commentare la particolare situazione di disagio che in questo momento attraversa l’azienda cittadina dei trasporti: “non possiamo tacere sulla questione ATAM. Stiamo aspettando la decisione della Commissione straordinaria sulla ricapitalizzazione. Il NCD, ha accusato il PD di avere delle responsabilità nel dissesto finanziario dell’azienda, è assurdo! Sono stati i governi di destra a sfruttare l’azienda come bacino clientelare. A noi, invece, interessa il futuro dell’ATAM e dei suoi lavoratori e non accettiamo tali accuse; le responsabilità di Arena e Scopelliti sono chiare a tutti primi, fra tutti ai dipendenti ATAM”.

Sebastiano Romeo ha definito questo incontro non esaustivo, si tratta solo del primo passaggio di un progetto ben più lungo e ricco che i vertici del PD intendono portare a compimento con la collaborazione del Governo nazionale: “abbiamo consegnato a De Caro un dossier scritto che fa il quadro della situazione dei trasporti in Calabria, per analizzare insieme le criticità e sottoporre proposte di risoluzione. Tra sei mesi vogliamo rincontrare il Sottosegretario per capire cosa è concretamente fattibile”.

Demetrio Naccari Carlizzi, già assessore regionale ai Trasporti ed Infrastrutture, ha commentato così lo stato dei servizi pubblici di trasporto e la condotta della Regione Calabria negli ultimi anni: “La Calabria e la Sicilia sembrano essere scomparse dall’agenda delle infrastrutture degli ultimi governi nazionali. Il servizio dei traporti e, mi riferisco in particolar modo a quello ferroviario, pare essersi “ fermato a Eboli”, a Battipaglia in questo caso. C’è un problema di programmazione, degli oltre 29 milioni di euro previsti dall’ Unione Europea a favore della Regione, proprio per l’ammodernamento delle infrastrutture,  non ne è stato speso un centesimo. La Regione Calabria, negli ultimi anni si è dimostrata incapace di presentare proposte utili. Quei 29 milioni sarebbero stati necessari per realizzare diverse cose”. Naccari Carlizzi ha poi continuato: “È partito il progetto per una  metropolitana a Cosenza, Catanzaro sta presentando proposte, ma Reggio?  Attendiamo un cambio di passo da parte del Governo Renzi. Bisogna cambiare metodo, mettere in campo documenti scientifici, proposte valevoli e concrete, abbandoniamo l’idea di una gestione della cosa pubblica, generica ed approssimativa”.

Il Sottosegretario di Stato ha dichiarato: “il tema meriterebbe di essere ancor più approfondito. Esiste uno schieramento trasversale in Parlamento che non è ben orientato verso il Mezzogiorno. Queste sono cose risapute, ma a rigor del vero, questo “schieramento” ha anche qualche argomento da metter in campo, prima fra tutte la nostra capacità di spesa. Chiediamo risorse, ma non riusciamo a rendicontare come abbiamo speso quelle già avute. Le opere previste ci sono, ma sulle realizzazione si procede a rilento. Al momento le opere preventivate per la Calabria sono: autostrada A3, innanzitutto, ma su questa credo che ci siamo; la Salerno Reggio ferroviaria, per la quale sono stati stanziati 706 miliardi, è una velocizzazione non un’ alta velocità, voglio precisarlo; la terza opera, gigantesca è il riammodernamento della SS 106, per i quali sono stati stanziati quasi 14miliardi, per quest’opera fin ora  sono stati spesi meno di 2 miliardi: 200 milioni di euro, invece sono in preventivo per la realizzazione del collegamento trasversale che unisce i due mari, infine opere idriche  in tutta la Calabria verranno appaltate dalla SORICAL. È chiaro che se mancano progetti cantierabili le somme previste verranno revocate. Dobbiamo essere vigili e aprire gli occhi, non possiamo permetterci di perdere questa occasione. Quando il CIPE approva un’opera e poi questa non parte tutti i finanziamenti dati vengono revocati.

Un ruolo centrale per il rilancio delle infrastrutture e per lo sviluppo economico, è quello che gioca Gioia Tauro e il suo porto. Purtroppo il mercato delle merci che viaggiano su mare si sta sempre più dirigendo verso i porti del nord Africa che riescono a garantire costi di gestione e fiscali più bassi rispetto a quelli italiani. L’attività di transhipment svolta dal porto di Gioia Tauro deve essere sostenuta e valorizzata, perché sia da volano per l’economia di tutta la Calabria, per questo serve che la politica trovi nuove soluzioni per rendere nuovamente competitivo lo scalo calabrese. Il Governo nazionale sta mettendo a punto un nuovo sistema di portualità che prevede dei tagli alle autorità portuali; si passerà dalle 23 odierne a 14 autorità e, tra queste Gioia Tauro dovrebbe essere confermata.

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