I lavoratori edili messinesi tornano a protestare: il 6 giugno tavolo tecnico al Comune sull’edilizia

StrettoWeb

imagesQuesta mattina sono tornati a protestare i lavoratori edili messinesi che a Palazzo Zanca hanno manifestato la loro esasperazione per l’assoluta mancanza di lavoro che ormai si protrae da tempo. Una nuova manifestazione indetta da Feneal-Uil, Filca-Cisl e Fillea-Cgil per riportare i riflettori sul comparto che nel territorio messinese registra un crollo dell’occupazione e degli appalti. La protesta di oggi per tornare a sollecitare una forte accelerazione allo sblocco di lavori già cantierabili e che permetterebbero di dare risposte occupazionali. E con la mobilitazione di stamattina le organizzazioni sindacali hanno ottenuto dal sindaco la convocazione di un tavolo tecnico sull’edilizia previsto per il 6 giugno a Palazzo Zanca e che dovrà portare alla firma di un protocollo d’intesa sulla legalità e sull’utilizzo della manodopera locale nei cantieri che si apriranno a Messina.

I segretari di Feneal, Filca e Fillea, Giuseppe De Vardo, Giuseppe Famiano e Biagio Oriti, hanno portato all’attenzione del sindaco la necessità di un intervento nei confronti di tutte le stazioni appaltanti.

Approdo di Tremestieri, svincolo di Giostra, messa in sicurezza viadotto Ritiro, risanamento aree urbane, via Don Blasco, messa in sicurezza delle scuole, infrastrutture portuali nella zona tirrenica, sono solo alcuni degli interventi che nel territorio messinese, tra la città e la provincia, sono in attesa di essere avviati. Interventi che oltre a garantire nuova occupazione sono indispensabili e determinanti per lo sviluppo e la riqualificazione del territorio.

Le organizzazioni sindacali ricordano come ammonti ad oltre 500 milioni di euro la somma delle opere appaltate.

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